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a cura di Gabriele Battaglia


08/04/08 - VOTO DISGIUNTO
È la parola magica dell'ultima settimana di campagna elettorale: voto disgiunto. Se ne discute sia a destra sia a sinistra, ma non si capisce bene come si faccia e a cosa serva.
Per mettere tutti a tacere, Walter Veltroni ha già dichiarato che non se ne parla manco per scherzo ai microfoni di Radio24, ma invece nella blogosfera se ne parla, eccome.
Da sinistra, si consiglia di votare Pd alla Camera e Sinistra Arcobaleno – o addirittura Udc – al Senato. Perché? Semplice, per togliere voti a Berlusconi. Ma attenzione, funziona solo nelle regioni in cui si è sicuri di vincere (Emilia e Toscana) o di perdere (Lombardia e Sicilia).
Uguale e contrario il ragionamento a destra. Visto che al Senato si rischia mentre alla Camera stiamo in una botte di ferro, votate chi vi pare a Montecitorio, ma versate un obolo a Silvio per Palazzo Madama.
Tecnicismi, calcoli elettorali. Ma c'è anche la "disgiunzone di valore", come nel caso di Sandra Mondaini che voterà Berlusconi alla Camera e Veronesi (cioè Veltroni) al Senato:
«Silvio e Umberto - spiega - sono due punti fermi nella mia vita, ed è per questo che non voglio tradire né l´uno né l´altro. Di politica non capisco niente, però siccome si dice che bisogna guardare le persone più che i partiti, voterò per entrambi».

04/04/08 - STEREOTIPI ITALIANI
Immaginate uno straniero che arrivasse in Italia proprio in questi giorni per scoprire che la cronaca politica è monopolizzata da.... PIZZA.
Penserà senz'altro a uno scherzo. Avete presente i personaggi di Topolino? Il professorone si chiama " Pico de Paperis" , l'inventore "Archimede Pitagorico"e quindi il politico italiano non può essere che "Pizza".
Invece no, Pizza esiste davvero, tutti l'hanno visto: da Wikipedia e da alcuni gustosi articoli che in questi giorni parlano di lui si apprende che è uno di quegli ex democristiani che si sono scannati per il simbolo dello scudo crociato.
Ma si sa, sul web la vera killer application sono i video. E se allora non volete perdervi un solo istante della "Pizza connection" vi segnaliamo Centrodiascolto.it, il servizio di rassegna video integrale dei telegiornali nazionali a cura del Centro d'Ascolto dell'Informazione Radiotelevisiva.
Se invece di Pizza non ne potete più, dedicatevi magari a qualche altro ex Dc ruspante. Che ne dite per esempio di Gianfranco Rotondi, il suo nemico giurato nella disfida dello scudo?

04/04/08 - I "NAVIGATORI" DELLA POLITICA
Delusi dalla politica? Non sapete ancora per chi votare? Ribaltate la vostra prospettiva. Invece di scegliere a chi "regalare" il vostro voto sulla base dell'offerta disponibile sul mercato, prendete semplicemente atto di chi si avvicina maggiormente ai vstri valori, interessi, gusti.
Openpolis arriva con l'edizione 2008 di VoiSieteQui, l'applicazione che vi colloca nella mappa virtuale della politica italiana. Rispondete a una serie di quesiti e alla fine del percorso vi troverete vicini al partito che più vi rappresenta. Sulla stessa lunghezza d'onda è Il Politometro di "Repubblica".
Niente di nuovo per carità, il sistema delle mappe è usato su internet ormai da qualche anno per illustrare graficamente ogni tipo di gusto, per esempio musicale. Sono anche disponibili parecchi software per crearsele in proprio.
Tornando alle mappe elettorali, ecco quella fotografica - con tanto di spiegazioni in inglese - dedicata ai non-italiani che si chiedono cosa diavolo siamo chiamati a votare. Ironicamente di sinistra, è comunque preferibile a difficili spiegazioni per gli amici stranieri, con avvitamenti linguistici su center-left, center-right, center-center, left-left e right-right.


25/03/08 - ED ECCO LA CANZONE DI WALTER
È stato appena lanciato in Rete, e promette di diventare una vera hit elettorale. Stiamo parlando di "Si può fare con Walter - I'M PD", la videoclip ideata da Pier Maran, il consigliere ulivista noto come più giovane eletto nel consiglio comunale di Milano.
E' la risposta democratica a "Meno male che Silvio c'è". Una produzione "02PD a Milano piace democratico", interpretata e realizzata da volontari e simpatizzanti del Partito Democratico per sostenere Walter Veltroni nella sfida elettorale.
La musica è quella di YMCA dei Village People, gli ingredienti semplici e diretti. Alla melodia tutta italiana del pezzo pro-Silvio si contrappone l'estetica transgender e festaiola della più nota gay-band newyorkese. Insomma, quasi un programma elettorale implicito.
Al posto di "Young man!" ovviamente si canta "Walter!" e – c'è da giurarlo - nelle intenzioni dei promotori non è soltanto una questione fonetica.
Tremiamo al pensiero di cosa possa escogitare l'entourage di Berlusconi in risposta.


08/03/08 - BERLUSCONI VA A PORTA A PORTA E PARLA DI SACRIFICI
«Dico a tutti i cittadini che dobbiamo essere consapevoli che siamo già in una profonda crisi, che non riguarda solo l'Italia, ma è mondiale. E un leader politico non può fingere di non esserne a conoscenza».
(bisogna) «intervenire sull'azienda Italia, e questo comporta dei sacrifici. Ma non metteremo mai le mani nelle tasche dei cittadini e la pressione fiscale sarà abbassata al di sotto del 40%».
È indubbiamente una notizia di portata epocale, altro che robetta politica quotidiana. Cerchiamo nella blogosfera ponderate riflessioni politiche, spunti ironici o brillanti analisi sulla nuova stagione del marketing politico del Cavaliere.
Niente, una delusione. La notizia è riportata qua e là, ma i commenti latitano.
Allora - potenza della Rete - l'attenzione proviamo a crearla noi, aprendo una discussione sull'argomento in it.politica, il newsgroup della Gerarchia Usenet dedicato alle vicende del "Palazzo-Italia".
Poco interesse anche lì.
La metamorfosi del dispensatore di sogni del '94 non attira particolari attenzioni. Forse è proprio quello che vuole lui.


06/03/2008 - CLASSIFICA E MASTELLA
Nessuno lo vuole, tutti lo abbandonano, ma su Internet fa sfracelli. Clemente Mastella recupera posizioni su posizioni e si piazza secondo, dietro a Di Pietro nella classifica di BlogBabel che rigurda i blog politici.
Parenti serpenti anche quando stavano nel medesimo governo, i due sembrano riprodurre nella blogosfera una sfida all'ultimo click.
Cosa c'è dietro? Sarà forse che gli italiani fanno il tifo per i reietti? Oppure pendiamo dai post di Mastella per sapere che fine farà l'1,4% di dote elettorale targata Udeur?
Posto che, a forza di vederlo, l'uomo di Ceppaloni ci è diventato ormai più caro dell'omino Michelin, preferiamo in questa sede sottolineare il suo appeal di blogger dalla tastiera evocativa.
Volete sapere da che parte sta? Beccatevi la metafora meteorologica:
"Ora non so se le cose cambieranno in queste ore e il clima tornerà ad essere mite. Se ci saranno strategie diverse. Per ora tira un forte vento che ci costringe a batterci contro tutti, nessun escluso. Se possibile ci metteremo il vento alle spalle e cercheremo di sfruttare al massimo ogni refolo".
Manca giusto la nebbia in Val Padana.
Infine torniamo al primo in classifica, Di Pietro. La settimana scorsa era 63esimo nella classifica assoluta dei blog italiani.
Oggi è 32esimo. Le elezioni si stanno indubbiamente avvicinando.


03/03/2008 - CI CANDIDIAMO O NO?
Gustavo Selva è un uomo intraprendente, bisogna ammetterlo.
Il senatore/dirottatore di ambulanze vuole ricandidarsi, ma siccome è un tipo democratico e soprattutto "web 2.0", chiede dal suo blog se è il caso di farlo.
Nel giro di due giorni gli rispondono in 196 e il 92% lo implora: "No, per carità!"
Davvero una brutta sorpresa, tenuto conto che "Telebelva" (nomen omen) dovrebbe essere frequentato quanto meno da simpatizzanti.
Piccato ma indomito, l'82enne senatore ex An e ora Fi pubblica un post in cui rivendica quanto fatto in parlamento e contemporaneamente fa sparire il vecchio sondaggio con annessi commenti.
Al suo posto, un nuovo quesito: "Perché mi dovrei ricandidare?"
Gli rispondono in due, il 50% è favorevole alla sua discesa in campo.


03/03/2008 - DUELLO SU YOUTUBE
Un giochino semplice semplice. Andate su YouTube e digitate "Berlusconi", fate la stessa cosa con "Veltroni".
A oggi (1 marzo) non c'è storia: Silvio batte Walter 7.790 a 1.510.
Tra le fila del PD già serpeggia il panico: e se in percentuale fosse un'anteprima del risultato elettorale?
In realtà il risultato rivela più che altro l'estrema "videabilità" dello showman Silvio, sulla scena mediatica da ben prima del rivale.
E se si analizza la prima schermata dei risultati, appare evidente che la funzione dei video è soprattutto quella di sbeffeggiare: l'unico in cui alla parola "Berlusconi" non corrispondono lazzi e sberleffi è un "Milan-Juventus, trofeo Berlusconi", capitato lì per caso.
Ma se Berlusconi ci leggesse, ne siamo certi, sarebbe comunque soddisfatto. Una delle regole principali del marketing applicato alla politica non è forse far parlare di sé? Fa niente se in bene o in male, l'importante è occupare il centro del palcoscenico (come il ring nella boxe).
E Veltroni? Bè, alla prima schermata quasi metà dei video ha caratteristiche positive, dalla versione integrale del "Discorso per l'Italia" all'adesione del leader PD al V-Day di Beppe Grillo.
Ma è tutto serio – Corrado Guzzanti a parte - terribilmente serio.
Siamo sicuri che nell'immaginario collettivo funzioni meglio del "clown Silvio"?


28/02/2008 - I BLOG IN CLASSIFICA
La giornata passa alla storia (beh, insomma...) per lo scontro Berlusconi-Di Pietro ma, dal punto di vista della Rete, si tratta di scintille tra il re delle televisioni e il condottiero dei blogger.
Eh sì, perché Antoniodipietro.com è, tra quelli dei politici italiani, il blog più navigato di Internet, nientepopodimeno che 63esimo in assoluto nella blogosfera tricolore.
Così sentenzia la speciale classifica di Blogbabel, che ci divertiamo a spulciare. In realtà alla voce "Personaggio politico" non compaiono fraquentatori del Palazzo in senso stretto, a meno che per "Palazzo" non si intenda quello di Giustizia di Milano: secondo è infatti Piero Ricca (99esimo in assoluto) l'uomo che gridò "Puffone!" a Berlusconi in quella sede. Ve lo ricordate?
Per trovare un altro politico "vero" bisogna arrivare al terzo posto (149esimo), con Alfonso Pecoraro Scanio. A difendere l'onore del centrodestra c'è Gianfranco Micciché, quinto (257esimo) e così via.
E' una classifica da seguire day by day, giusto per capire dove va l'indice di gradimento dei navigatori. Che sia una degna sostituzione delle preferenze elettorali?


27/02/2008 - I RADICALI IN MEZZO ALLA POLEMICA
Il fatto del giorno è sicuramente l'attacco di Avvenire e Famiglia Cristiana contro l'accordo Pd-Radicali.
La Rosa nel pugno affida a una nota di Pannella la replica: "Siamo considerati e trattati come metastasi del tumore che minaccerebbe la vita non solo del nostro Paese ma ovunque nel mondo" si legge sul sito del movimento.
Insomma, in casa Pd il dibattito si infiamma.
Sui blog dei politici più sensibili all'argomento – vedi Rosy Bindi - si richiama il programma del partito e si invitano gli opposti radicalismi a elevare il dibattito interno.
Ma qualcuno dovrà forse spiegarlo alla teodem Paola Binetti che dal suo (bel) sito diffonde addirittura un personalissimo programma che nulla ha a che fare con quello del Pd.
Alla stesura dei "dodici punti", la Binetti è stata invitata?


25/02/2008 - MICCICHÉ E LA RETE
Il "poliblogger" del giorno è senz'altro Gianfanco Micciché, che dopo aver promesso fermezza dalle pagine del su blog cerca di giustificare con i lettori/elettori infuriati il suo ritorno all'ovile e poi... se ne va a dormire.
Miccichè era contrario alla candidatura di Raffaele Lombardo a presidente dell'Assemblea regionale siciliana da parte del Pdl.
Si era prima proposto in prima persona, poi aveva appoggiato Stefania Prestigiacomo.
Da buon blogger, aveva condiviso la sua battaglia con il popolo della rete (e della libertà), raccogliendo consensi e scegliendo addirittura il nome del suo movimento, "Rivoluzione Siciliana", con metodologia web 2.0.
Ma un colloquio con Berlusconi gli ha fatto cambiare idea, come spiegarlo ai navigatori? Come convincerli che la futura poltrona da ministro promessagli dal leader del Pdl non c'entra niente con il repentino allineamento ai voleri della casa madre?
Meglio dormirci su e lasciarli sbollire. Domani è un altro giorno.

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