Champions, Juve eliminata: col Chelsea
è solo 2-2

di Lara Vecchio

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11 marzo 2009

Lotta, decimata e sfavorita dal pronostico. Ci crede e non sfigura. Magra consolazione per l'orgogliosa Juventus che dice addio alla Champions League, cedendo il passo al Chelsea che prosegue la sua corsa verso la finale di Roma.

Eppure il miracolo bianconero si respira a pieni polmoni, all'Olimpico, soprattutto dopo il gol del vantaggio con il quale Iaquinta, momentaneamente, azzera lo svantaggio del gol subito nella gara di andata. L'illusione bianconera, però, dura poco. Il Chelsea "legnoso" e un po' disorientato del primo tempo si riorganizza in corsa e piazza la zampata appena prima del riposo. Tutto da rifare.

Impresa titanica già sulla carta, con gli inglesi infarciti di talento fino a scoppiare e il coraggio di Hiddink , che sceglie di schierare Essien dopo 6 mesi di stop fin dal primo minuto, e gli uomini di Ranieri costretti a fare la conta e i conti, con 8 indisponibili (più Nedved caduto in battaglia dopo una decina di minuti), una moria di incontristi , e la serata opaca di uomini chiave come Chiellini, Del Piero e Trezeguet. Se è perfettamente inutile recriminare sugli assenti, si fa un po' fatica ad evitare di farlo parlando di Pavel Nedved, costretto a lasciare il campo a Salihamidzic dopo pochi minuti, con l'evidente risultato di strappare alla Juve un pezzo di cuore in termini di grinta e convinzione.

Non è una gran serata per Chiellini e Molinaro, ed è evidente fin dalle prime battute di gara. Al 13' il primo errore di Chiellini mette Ballak per la prima volta in condizioni di nuocere ma la Juve riesce a incanalare la partita sui binari giusti. Dai piedi di Iaquinta (schierato in coppia con Trezeguet con Del Piero a supporto) scaturisce al 19' l'azione che lo stesso attaccante della nazionale finalizza battendo Cech in uscita, su assist di Trezeguet. Un diagonale perfetto che fa vacillare la sicurezza degli inglesi. Del Piero prova ad approfittarne per affondare il colpo ma il suo sinistro viene neutralizzato dal "portiere col caschetto" che alza sopra la traversa. Al 44' il direttore di gara grazia i bianconeri. Punizione di Drogba, Buffon si avventa sulla palla per bloccarla con l'aiuto del palo. La sfera supera la linea di porta ma il gol non viene convalidato. Non sa approfittare del regalo la Juve, e ci mette del suo. Lampard sgancia una bomba da 30 metri, che, deviata leggermente da Tiago, si stampa sulla traversa poi spiove in area dove Essien, redivivo, brucia sul tempo Molinaro e Chiellini e fulmina Buffon gelando l'Olimpico.

La tempistica del gol è devastante sul piano psicologico. Bianconeri storditi prima dell'intervallo ma soprattutto al rientro in campo, Chelsea che accarezza il sogno. Ripresa: un quarto d'ora e Ranieri decide di rinunciare a Iaquinta per la freschezza di Giovinco che si posiziona in zona Nedved, largo a sinistra, mentre Del Piero va ad affiancare a Trezeguet. La prestazione della formica resterà tra le note positive di una serata da dimenticare. E lui a provarci sugli sviluppi di una punizione di Del Piero, per un tocco di mano di Cech fuori area, ma la palla si spegne sul fondo. Il portiere dei blues interviene poi su un colpo di testa di Trezeguet , uno dei rari spunti della prova del francese. Essien ha fatto il suo dovere, Hiddink gli concede la staffetta e inserisce Belletti.

La Juve si complica la vita: secondo giallo per Chiellini che entra sulle caviglie di Drogba lasciando i suoi in dieci al 25'. È l'inizio della fine anche se la Juve riesce comunque a ritrovare il vantaggio. Punizione di Del Piero, palla deviata dalla barriera, testa di Trezeguet, e le mani di Belletti in area. È calcio di rigore che Del Piero trasforma freddamente al 28' riportando i bianconeri in partita. Il divario di qualità, però, si fa più evidente sul finale. Fuori Trezeguet, dentro Amauri. La Juve soffre e si arrende al 35' quando Belletti, dimenticato da Molinaro, mette al centro per Drogba che sancisce il 2-2 letale mietendo la prima vittima italiana di questa settimana di fuoco. Buffon può solo evitare la sconfitta con un paio di buoni interventi prima su Ballak poi su Belletti.

Si qualificano anche il Villarreal , battendo in trasferta il Panathinaikos 2-1 ; il Bayern Monaco che si è imposto in casa sullo Sporting Lisbona per 7-1 e il Liverpool che ha battuto in casa il Real Madrid per 4-0.

11 marzo 2009
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