Italia del rugby finalmente vittoriosa:
battuta Samoa 24-6

di Giacomo Bagnasco

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28 novembre 2009

Dal 28 giugno 2008 al 28 novembre 2009: ci sono voluti 17 mesi esatti perché gli azzurri del rugby tornassero alla vittoria, interrompendo una imbarazzante serie di 13 sconfitte consecutive. È successo oggi pomeriggio ad Ascoli: Samoa, che contro l'Italia vantava tre affermazioni su tre partite, è stata battuta 24-6 (due mete a zero) e superata nel ranking mondiale. Gli azzurri hanno salito uno scalino, dal 12° all'11° posto, ma la cosa più importante rimane l'aver bloccato il trend negativo. Il tutto in una partita giocata senza il capitano Sergio Parisse, che si è infortunato in allenamento giovedì e perderà anche il Sei Nazioni, e preceduta dalla tensione figlia dei momenti importanti. Perdere ancora sarebbe stato un dramma. Sul piano sportivo, ovviamente, perché i drammi veri sono altri: lo hanno ricordato a tutti i nostri giocatori, scendendo in campo per gli inni nazionali con una felpa su cui campeggiava la scritta "L'Aquila". E all'associazione "Forza L'Aquila" è stato devoluto un euro per ogni biglietto venduto oggi.

Il match - in uno stadio pieno, a ulteriore conferma di una popolarità del rugby che non si arresta - non ha regalato grande spettacolo. Molte incertezze da una parte e dall'altra: in particolare gli azzurri hanno sbagliato parecchi calci di spostamento, nel primo tempo hanno concesso troppe punizioni e, a parte gli ultimi minuti, non hanno espresso quella superiorità in mischia ordinata che era lecito attendersi. Però Samoa non si è mai resa realmente pericolosa e ha mostrato tutte le difficoltà che derivano dall'essere un gruppo che può ritrovarsi raramente e quindi non ha grande affiatamento. Un'Italia più rigorosa e continua avrebbe preso il largo molto prima, comunque si sono viste anche cose buone. Come un piazzato da oltre metà campo di Gower, un drop perfetto di Tebaldi e soprattutto la magnifica meta di Mc Lean in apertura di gara: l'estremo ha raccolto un pallone calciato da un avversario in difesa ed è partito in slalom, puntando prima l'out sinistro e poi rientrando verso il centro. L'italo-australiano è stato capace di superare cinque-sei (non impeccabili) avversari per andare a segnare la sua prima meta in azzurro.

La seconda marcatura da cinque punti è venuta nel finale di gara, con una punizione giocata in mischia e l'avanzamento fermato fallosamente: meta tecnica concessa dall'arbitro francese Berdos, trasformazione di Mirco Bergamasco (scelto oggi come piazzatore n. 1) e punteggio fissato sul 24-6. Samoa ha giocato gli ultimi 20 minuti con un uomo in meno, per l'espulsione dell'ala Fa'fili in seguito a un placcaggio pericoloso, e ha chiuso in calando.
Il successo regala un po' di fiducia anche in vista del Sei Nazioni, che partirà a inizio febbraio con Irlanda-Italia. L'assenza di Parisse, che oggi era a bordo campo per incitare e consigliare i suoi compagni e domani sarà operato a Milano per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio, si farà sicuramente sentire. C'è comunque da dire che Alessandro Zanni, suo sostituto con la maglia numero 8, ha giocato una partita tutta consistenza, risultando fra i migliori. Man of the match è stato votato il giovane mediano di mischia Tito Tebaldi, e anche questo è un buon segno.

La partita
Italia-Samoa 24-6 (primo tempo 14-6)
Per l'Italia: 2 mete (McLean, meta tecnica), 1 drop (Tebaldi), 3 calci piazzati (Mirco Bergamasco 2, Gower 1), 1 trasformazione (Mirco Bergamasco). Per Samoa: 2 calci piazzati (Esaù). Calci fermi: Mirco Bergamasco 3 su 5, Gower 1 su 2, Esaù 2 su 5. Cartellino rosso per Fa'fili (Samoa)

28 novembre 2009
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