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29 dicembre 2008


Dall'Inter al Chievo, desideri per l'anno che verrà
di Carlo Genta

Tempo di bigliettini d'auguri. Consuetudine che, cortesemente, detestiamo. Specie nella versione elettronica. Perché quando tieni a qualcuno non c'è bisogno del pretesto delle feste per farsi sentire. Facciamo qui pubblica ammenda per tutte le non-risposte. E proviamo a rimediare inviando bigliettini ai tifosi di tutte le squadre della nostra serie A. Desideri per l'anno che verrà.

INTER – Cosa si può volere di più? Una squadra che ha aperto una dinastia, a cavallo di un terremoto. Ora i tifosi nerazzurri più incontentabili, lo sappiamo, vorrebbero un attaccante nuovo. Una specie di polizza contro gli infortuni o i raffreddori del genio Ibra. Ma è il gusto del superfluo, dell'eccesso anche nel lusso estremo. In realtà non c'è molto altro che si possa chiedere a Babbo Natale, tanto più che chi tifa Inter non solo adesso vince sempre, almeno in Italia, ma neppure ha mai il tempo di annoiarsi, tra bruschi cambi d'allenatore e brasiliani col gomito alto. Insomma, banali mai. L'unico wish potrebbe essere la chiusura definitiva del tormentone Adriano, con una bella cessione definitiva. Punto e basta. Che il ragazzo porti le sue pene in uno spogliatoio diverso. L'unico problema vero è trovare un pollo…

JUVENTUS – Classifica meravigliosa, sovradimensionata rispetto alla qualità di un gruppo che per un sacco di tempo ha dovuto fare a meno del suo capobranco più forte: Gigi Buffon. Eppure i risultati sono lì da leggere e sono pure al netto di una crisi d'autunno. Il regalo? Non è difficile: un Buffon in mezzo al campo, un campione vero di genio e di governo, in grado di prendere per mano la Signora nei giorni bui. Facciamo un Tiago, ma forte davvero. Facciamo uno Zidane, se ancora ce ne fosse uno. Poi non resterebbe che aspettare con serenità e fiducia l'esplosione di Marchisio, De Ceglie e Giovinco, senza domandare loro la luna. Certo che seduti in panchina è difficile fare il botto.

MILAN – Qui la lettera per il signore in rosso sarebbe decisamente più lunga. Ma questi sono bigliettini, non liste della spesa. Qui esprimiamo un desiderio più sottile, se volete giusto un filo malizioso. Al Milan e ai suoi fans regaleremmo un laboratorio nuovo di zecca, magari un po' meno high tech e con un nome diverso da Milan Lab. Facciamo "staff dei fisioterapisti"? No, perché ci pare che quello attuale mostri qualche segno di stanchezza. Nesta ormai abita a Miami, insieme alla sua schiena a pezzi. Quello che doveva essere il suo sostituto naturale – Senderos – sta pensando di raggiungerlo, dopo che mercoledì sera si è rispaccato dopo 3 minuti di partita. Ma i casi clinici e umani negli ultimi anni sono ormai troppi per non far venire qualche pensiero. Con inarrivabili punte di comicità, come quella di Dida che fa crack (sempre alla schiena…), alzandosi dalla panchina nell'intervallo tra il primo tempo e il secondo…

FIORENTINA – Non parliamo di giocatori sotto l'albero qui. Anche se ci pare che Ujfalusi non sia stato alla fine adeguatamente rimpiazzato, quindi un bel difensore male non sarebbe. Qui parliamo di una qualità che fortissimamente vorremmo per la Fiorentina: a Napoli la chiamano "cazzimma". Si potrebbe tradurre in: faccia tosta e spirito vincente. Insomma, la Viola deve credere un po' di più in se stessa e smetterla di fare la brava e diligente bambina. Un po' più ragazzaccia la vorremmo. In fondo due boys del gol come Mutu e Gilardino ce li hanno in pochissimi in tutta Europa.

NAPOLI – Anche qui è un magico Natale. Per l'anno che verrà serve solo tanta salute, specie per Hamsik e Lavezzi, perché senza di loro a pieni giri il Napoli non può volare verso i sogni. La verità è che per essere ancora lì, al quarto posto quando cesserà la musica del campionato, servirebbe più che un regalo, un mezzo miracolo. Continuiamo a pensare che la squadra del signore del cinema non abbia la profondità necessaria per resistere, quando Roma e Fiorentina porteranno l'attacco decisivo. Cosa serve? Diciamo un giocatore di qualità assoluta per reparto. A meno che Denis non esploda trovando la continuità nel gol. Allora la lista potrebbe accorciarsi.

GENOA – Non abbiamo mai nascosto che ci piace un sacco. Forse perché tiene in abbondanza proprio quella qualità che alla Fiorentina fa difetto. Gruppo compatto e feroce, qualche volta pure troppo. Due superstar come il Principe Diego e Thiago Motta (scommettiamo che sarà uno dei vip del girone di ritorno?). Difesa tosta con Ferrari che pare rinato e Criscito che sta crescendo. Un centrocampista di qualità ed esperienza da piazzare davanti a Motta non stonerebbe, ma in fondo non val la pena di toccare il puzzle che Gasperini ha incastrato negli anni. Sì, perché a differenza di molti, quasi tutti, il Genoa è una squadra progetto.

  CONTINUA ...»

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