Il Cipe sta per sbloccare 1,4 miliardi per la banda larga. Si tratta degli 800 milioni del piano Romani, a cui si sono aggiunti, in corso d'opera, altri 600 milioni, provenienti anche dagli enti locali. Lo ha detto il presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera, Mario Valducci, a margine di un convegno sul Futuro della rete, organizzato in partnership con Baia (Business Association Italy America). I soldi serviranno per ridurre il digital divide, tutt'ora esistente, all'interno del Belpaese, con 8 italiani su 10 che non hanno servizi di internet veloce e circa 30 milioni che non navigano in rete.
Di fronte a operatori ed esperti del settore, è stato ricordato il ritardo dell'Italia sul fronte delle competenze tecnologiche. Secondo il Word economic forum, siamo al 45esimo posto e solo per renderci conto del distacco con altri Paesi, negli Stati Uniti, ha detto Len Cali, senior vice president di AT&T, che investe, ogni anno, 18-20 miliardi di dollari nelle nuove reti, il 92% di cittadini ha l'accesso internet, e di questi il 60% utilizza ogni giorno la rete.
Sandro Gozi, del Pd, ha chiesto al Governo di invertire rotta, partendo proprio dal potenziamento delle reti: garantendo neutralità, diffusione delle nuove tecnologie telematiche e lo sviluppo del software aperto, «in modo però bilanciato con le esigenze di business», ha aggiunto.
Per Benedetto Della Vedova, Pdl, è l'intero mercato della rete a dover essere più appetibile agli stessi clienti e alle aziende. La ricetta, su cui sta lavorando la maggioranza, passa per un'Iva agevolata per le connessioni e una Tremonti-ter, sotto forma di credito d'imposta, sugli investimenti delle imprese private che operano (o decidono di farlo) nel settore. Da realizzare è anche una «banda minima per tutti», legando, poi, una tariffazione diversificata a seconda dei servizi utilizzati. Del resto, ha sottolineato Della Vedova, «anche in autostrada si paga un pedaggio diverso a seconda del percorso realizzato e così dovrebbe avvenire anche in rete».
Banda larga e digital divide. Quale futuro in Italia? Rispondono Valducci (Pdl) e Gozi (Pd)
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