La crisi della Grecia sembra lasciare per il momento indenni i tassi Euribor che i risparmiatori tengono sott'occhio soprattutto perché legati alle rate dei mutui a tasso variabile. In fondo sia il tasso interbancario a un mese (ieri allo 0,48%), sia il tasso a 3 mesi (0,715%) restano prossimi ai minimi storici e sostanzialmente stabili nelle ultime settimane, se si eccettua un lieve movimento dell'Euribor a un mese, dovuto soltanto ai consueti fattori tecnici per l'approssimarsi delle scadenze di fine anno.
Qualcosa però si muove nel mondo dei tassi, almeno per quanto riguarda le attese sui prossimi mesi. E si tratta di novità tutt'altro che spiacevoli per i mutuatari. Le incertezze legate alla situazione dell'Eurozona (Grecia e in misura minore la Spagna) hanno infatti portato gli operatori di mercato a considerare con maggior cautela le previsioni tanto sulla ripresa economica quanto sull'inflazione. Con il risultato che anche le attese future sui tassi Euribor e sugli Irs con i quali si determinano le rate dei mutui a tasso fisso hanno subito una correzione al ribasso.