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Scuola, il tempo pieno cresce dell'8%

di Eugenio Bruno

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11 Settembre 2009

Quest'anno i bambini che resteranno in classe di pomeriggio saranno 50mila in più. A confermarlo è stato ieri, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro Mariastella Gelmini che ha riassunto le novità fin qui introdotte e anticipato i provvedimenti in cantiere. In primis la riforma della carriera degli insegnanti secondo criteri meritocratici. Da realizzarsi, ha spiegato la responsabile dell'Istruzione, con o senza l'opposizione.

A quattro giorni dall'inizio delle lezioni e ventiquattr'ore dopo il varo della norma salva-precari, Gelmini è tornata sul punto più contestato della riforma varata 12 mesi fa: il ritorno al «maestro unico di riferimento» e i suoi possibili effetti sul tempo pieno. Secondo il Miur, l'anno scolastico 2009/2010 vedrà le classi a tempo pieno passare da 34.317 a 36.508, con un aumento dell'8 per cento. E ciò nonostante «gli scenari catastrofisti alimentati dalla sinistra» ha commentato il ministro.

Questo fenomeno interesserà l'intero Stivale. A prescindere che, fino a oggi, sia stato più (Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte) o meno (Puglia, Sicilia e Sardegna) diffuso. Una ragione del boom viene individuata nell'alto numero di richieste da parte delle famiglie. Il 30,4% del totale ha optato per le 40 ore settimanali con due insegnanti laddove il restante 69,6% ha scelto il maestro unico. In gran parte dei casi (58,6%) a 30 ore e solo in misura residuale (11%) a 24 o 27 ore. Numeri contestati dall'opposizione, con l'ex ministro Beppe Fioroni (Pd) che ha parlato di «bugie». Aggiungendo: «A scuola il tempo pieno non esiste più. È invece iniziata l'era del doposcuola, in cui i nostri figli sono considerati poco più di pacchi postali».

L'incontro di ieri è servito a Gelmini per riassumere le altre modifiche riguardanti l'anno scolastico alle porte. Due su tutte: il voto finale dell'esame di terza media sarà la media aritmetica delle prove orali, di quelle scritte e del voto di ammissione; all'esame di maturità, invece, sarà ammesso solo chi avrà almeno il "sei" in tutte le materie, condotta inclusa. Senza contare le prime prove di «scuola digitale» cioè pagelle online e sms per aggiornare i genitori sulle assenze dei loro figli. Sulle novità in scaletta per il 2010/2011 (in particolare la riforma di licei e istituti professionali), ha specificato il ministro, le famiglie saranno avvisate con un piano di comunicazione ad hoc concentrato tra settembre e dicembre in modo da rendere consapevoli le iscrizioni di gennaio e febbraio.

Quanto ai nodi irrisolti il ministro si è soffermato innanzitutto sulle sezioni primavera destinate ai bimbi di età compresa tra i due e i tre anni. Auspicando che il dialogo con le regioni «riprenda il prima possibile» visto che sono già «pronti» sia i finanziamenti che una bozza di accordo. Per poi passare alla tanto agognata riforma del reclutamento dei docenti. Che «introduca il meccanismo della carriera» e «veda una maggior autonomia delle scuole», come la stessa Gelmini aveva spiegato poco prima ai microfoni di «Radio anch'io». Auspicando una legge bipartisan ma ribadendo che in ogni caso la maggioranza «saprà assumersi le sue responsabilità», l'esponente del Pdl ha ricordato che in Parlamento «sono già depositati due provvedimenti di legge molti simili realizzati uno dal centro-destra ed uno dal centro-sinistra».

Un accenno, infine, all'ora di religione. Che il ministro, così come la Chiesa, non vuole «multiconfessionale». Sul punto è intervenuto ieri il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco: «La conoscenza della dottrina del fatto cristiano e cattolico è parte della nostra storia». Non è una dimensione catechetica - ha ribadito - ma una dimensione culturale, quella che deve essere presente, che è presente, nel quadro delle finalitá della scuola come recita la revisione del Concordato».

eugenio.bruno@ilsole24ore.com


AL DEBUTTO NEL 2009-10
Scuola elementare
Nelle classi prime si passerà al maestro unico prevalente. Il modello coinvolgerà gradualmente le altre classi. Sono abolite dunque le compresenze, mentre è confermato il tempo pieno. Ogni quadro orario prescelto, 24, 27, 30 o 40 ore settimanali, prevederà il maestro unico
Scuola media
L'orario della scuola media sarà di 30 ore settimanali, con l'eliminazione di insegnamenti facoltativi e opzionali. Anche il tempo prolungato sarà ricondotto a 30 ore. Sarà autorizzato, solo in presenza di requisiti strutturali e di servizio che rispondano alle aspettative delle famiglie, e potrà essere di 36 ore, elevabili, se richiesto, a 40
Il voto finale dell'esame di terza media sarà calcolato facendo una media aritmetica dei risultati delle prove orali, di quelle scritte e del voto di ammissione
Scuola superiore
Saranno ammessi all'esame di Stato gli studenti che conseguiranno la sufficienza in tutte le materie e in condotta
Rivoluzione digitale
Sarà possibile consultare sul sito delle scuole le pagelle degli studenti. Le scuole potranno organizzare sistemi per avvisare via sms i genitori quando i ragazzi sono assenti

11 Settembre 2009
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