Estensione della Tremonti ter, scudo fiscale, agevolazioni alle piccole e medie imprese sugli approvvigionamenti di gas, "rottamazione" dei medici e stop all'assunzione dei precari della Poste italiane. È nutrita la lista delle potenziali modifiche al decreto anti-crisi sulla manovra estiva su cui sta giocando la partita in vari ministeri e nella stessa maggioranza.
Tra gli oltre 1.100 emendamenti già presentati alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, dove il decreto è all'esame, non compare nessuno dei cosiddetti correttivi strategici, tranne forse quelle presentato da alcuni deputati del Pdl (in primis Giuliano Cazzola) sull'innalzamento dell'età pensionabile delle lavoratrici del pubblico impiego. Un ritocco, quest'ultimo, che non ha l'ok del Governo.
Prima di decidere se dare il via a un intervento sulle pensioni rosa l'esecutivo attenderà il responso dell'incontro con le parti sociali sul Dpef in calendario per domani. E proprio da questo incontro dipende anche il destino di gran parte degli altri correttivi strategici in rampa di lancio. Non a caso sarà mercoledì la giornata decisiva per gli emendamenti al decreto, su cui probabilmente il Governo porrà la fiducia già a Montecitorio, come ha lasciato intendere anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini. E nel pacchetto di ritocchi dovrebbe trovare posto anche quello sull'ulteriore stretta sulla spesa sanitaria con agevolazioni per gli enti locali virtuosi.