Una volta c'era solo la tv collegata, spesso in qualche modo poco ortodosso, all'antenna per ricevere i canali che si riuscivano a sintonizzare. Non c'è retorica però, guardando indietro anche solo di dieci anni, sembra quasi sia passata un'eternità nel mondo della televisione. Soprattutto nell'ultimo lustro, nel quale si è assistito a un'accelerazione portentosa in questo ambito: spariti gli apparecchi analogici in favore delle flatTv e diffusione delle trasmissioni in digitale con qualità Dvd sono all'ordine del giorno e con costi "popolari". E di solito il crocevia delle nuove tecnologie televisive sono proprio gli appuntamenti sportivi. Così è stato per i Mondiali 2006, altrettanto sarà quest'anno per i campionati europei di calcio. Mai come in questo periodo si è assistito a un moltiplicarsi dell'offerta su come guardare la partite. I forum in Internet sono ricchissimi di consigli e descrizioni di esperienze personali, ma anche incendiati di polemiche su quale sia il metodo migliore per avere la massima qualità di ricezione delle partite, per non perdersi nemmeno un dettaglio nelle azioni della squadra del cuore. Ebbene, lungi dal volere sponsorizzare l'uno o l'altro sistema di trasmissione, ci limitiamo a fornire una sintesi, con pro e contro, dei principali metodi.
Analogico. Il sistema Pal, nonostante risenta di una certa anzianità quantomeno sul fronte della resa visiva, è ancora il sistema più affidabile. I canali Rai si ricevono praticamente ovunque senza troppi sforzi e anche utilizzando un'antenna posticcia. Non è necessario avere un impianto centralizzato, ma basta acquistare un dispositivo accessorio (con costi compresi tra 15 e 80 euro) per avere i tre canali della tv di Stato. Questo tipo di ricezione si adatta alle televisioni a tubo catodico, ma può risentire di una qualità non entusiasmante sui pannelli Lcd. I plasma si comportano molto meglio perché hanno un'architettura più simile agli apparecchi analogici. La programmazione analogica ha il vantaggio di essere totalmente gratuita, se non si considera il canone da versare alla Rai, ma obbliga ad accontentarsi delle partite previste nel palinsesto; per le altre bisogna trovare un metodo alternativo se non rientrano nella programmazione di qualche canale. In più, il Pal può essere registrato impiegando, per chi li ha ancora, i videoregistratori o i più recenti Dvd recorder, che ormai hanno prezzi a partire da 90 euro.
Digitale. Su questo fronte si è concentrata l'attenzione, ma anche le polemiche, nel corso dei mesi scorsi. Nell'occhio del ciclone la scelta di Rai di trasmettere per la prima volta in Italia le partite della Nazionale in alta definizione in chiaro sui canali liberi. Per fare ciò sono necessari due requisiti: decoder dedicato (come nel caso del Telesystem TS1650 al prezzo di 159,90 euro) e una flat tv almeno Hd Ready munita di porta Hdmi per collegare l'unità esterna. Solo che l'approccio della Radiotelevisione italiana è stato un po' confusionario non fornendo subito dettagli sulle specifiche dei programmi e provocando un'accesa reazione della Adiconsum. Questa aveva definito "un pasticcio" l'approccio della Rai agli Europei in Hd perché nel corso delle sperimentazioni di trasmissione avvenute con un decoder di Humax, che non sarà sugli scaffali, alcuni punti erano rimasti all'oscuro, tanto da fare dire all'associazione che c'era il concreto rischio che gli utenti sarebbero stati trattati come "cavie". Per fortuna, nel corso dell'ultima settimana molte cose sono state chiarite, così ora si hanno più precise informazioni di come saranno queste trasmissioni. Le partite saranno trasmesse in forma gratuita sui canali liberi disponibili sulla piattaforma Dvb-T utilizzando uno standard definito a livello europeo per questo tipo di utilizzi. Rimane in sospeso la definizione di un Book per il protocollo si programmi interattivi e a pagamento, sul quale sono impegnati l'Hd Forum e la Dgtvi, cioè l'associazione dei broadcaster italiani operativi sul digitale terrestre. Per ora in commercio si trova solo un decoder, quello di Telesystem appunto, che permette di vedere l'Hd "libero" perché sprovvisto di vano per i servizi premium, dunque in effetti sarà necessario procurarsi un altro dispositivo quando in futuro inizierà la diffusione anche di questi servizi. Ma c'è ancora tempo. I decoder di altri produttori si affiancheranno a quello tuttora nei negozi nel corso delle prossime settimane. Dunque, nelle regioni dove il servizio è disponibile, si riceveranno canali che sfruttano la codifica H.264, supportata in modo nativo anche da alcuni recenti modelli di Tv Lcd propsoti da Sony, Philips e Loewe. Nessun problema invece per quanto riguarda il Dvb-T in formato tradizionale per il quale si ricevono con i soliti decoder (accessori o integrati) i canali in chiaro e quelli a pagamento. Per i primi, come nel caso del Pal, ci si deve accontentare del palinsesto previsto dalle reti; nel secondo caso, sono previsti pacchetti comprendenti le partite delle squadre più importanti. Il digitale terrestre offre una qualità visiva paragonabile a quella di un Dvd, però obbliga all'acquisto di una flatTv abilitata o di un accessorio esterno. Tuttavia, i canali in chiaro si possono registrare senza problemi utilizzando videoregistratori (sconsigliati) o Dvd recorder.
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