Volumi in crescita del 21%, fatturato in calo del 6%: il 2009 del mercato dei televisori a cristalli liquidi potrebbe essere riassunto in questi due, assai significativi, numeri. L'essenza è quindi la seguente: le flat Tv sono un prodotto che tira, crisi o non crisi, ma la forbice sui listini non può che impattare negativamente su ricavi e margini.
L'esempio del formato da 32 pollici, il più venduto in assoluto, è emblematico: il prezzo medio nell'aprile di un anno fa era nell'ordine dei 600 euro, in dodici mesi è sceso sotto i 460 euro.
Stando ai dati della società specializzata DisplaySearch, la proiezione a fine anno per gli Lcd parla nel dettaglio di vendite nell'ordine dei 127 milioni di pezzi (contro i 105 milioni del 2008) e se tali previsioni saranno rispettate l'incidenza di questa tecnologia nel mercato globale dei televisori salirà al 63%.
L'ulteriore boom di domanda è spiegabile, a detta degli analisti, dalla domanda dei mercati emergenti (Cina in testa, dove anche grazie agli incentivi del Governo si venderanno quest'anno oltre 23 milioni di Tv a cristalli liquidi) e dalle forti promozioni delle grandi catene al dettaglio (come Wal-Mart per citarne una): in entrambi i casi il fattore prezzo è una componente vitale per l'acquisto, prova ne sia anche la crescente popolarità degli apparecchi da 19 e 22 pollici. La corsa al ribasso dei listini è quindi tutt'altro che finita e il fatto che i costi dei componenti (pannelli in primis, i cui prezzi sono però in ripresa) siano calati negli ultimi 12 mesi non basta, per i produttori, a risolvere il problema di margini ridottisi all'osso. In un mercato che a fine anno si stima possa valere oltre 75 miliardi di dollari e che fino al 2013 continuerà a correre per arrivare a superare quota 200 milioni di pezzi.
Plasma in frenata: domanda in calo del 2%
Gli Lcd sono comunque un segmento in buona salute e lo dimostra un altro dato di sintesi di DisplaySearch, quello che stima per il mercato globale delle Tv nel 2009 un calo di domanda (in volumi) del 3%, per un consuntivo previsto di poco più di 200 milioni di apparecchi.
La migrazione dal tubo catodico allo schermo piatto è in atto anche nei Paesi emergenti e tale fenomeno è praticamente del tutto appannaggio dei televisori a cristalli liquidi: per i pannelli al plasma il 2009 si dovrebbe chiudere in negativo con una flessione del 2% per complessivi 14,1 milioni di pezzi e il confronto con il +28% del 2008 parla da sé.
La buona notizia per i vendor di questo settore (Panasonic, Samsung, Lg, Pioneer) c'è e riguarda la penetrazione dei modelli Full HBd 1080p, quelli a maggior valore: nel 2009 saranno il 32% di tutti i plasma venduti, nel 2010 il 50% e nel 2013 addirittura l'80%.
L'avanzata dei Led
Nel panorama degli Lcd, i modelli che equipaggiano schermi a tecnologia di retroilluminazione Led (Light emitting diode), più sottili e più efficienti dal punto di vista dei consumi energetici dei pannelli a cristalli liquidi convenzionali, giocheranno un ruolo molto importante nell'economia delle flat Tv. Lo pensano vari analisti di settore – ma c'è anche chi, fra gli addetti ai lavori, non la considera una vera innovazione tecnologica etichettandola come un'intelligente operazione di marketing – e in particolare ci crede fermamente Samsung, che ha cavalcato come nessun altro tale nuova frontiera dei pannelli ultrapiatti. Proprio i massimi vertici del gigante coreano hanno di recente dichiarato come l'intero mercato si sposterà verso i Led Tv. Per ora, e qui parlano i dati di DisplaySearch, si tratta di un fenomeno marginale, visto e considerato che le vendite di apparecchi basati su questa tecnologia si stima possano arrivare oltre i due milioni sui poco meno di 130 milioni di televisori Lcd previsti per il 2009. Che si tratti però di un comparto dalla grandi potenzialità di business lo dicono parimenti altri dati della stessa società di ricerca: il giro d'affari legato alle Tv Led salirà dai 163 milioni di dollari di quest'anno ai previsti 1,4 miliardi di dollari del 2012.