Indipendenti ma sinergici. Anzi, convergenti. Alla fine del 2009, Samsung corporate ha affrontato una forte riorganizzazione, con l'obiettivo di diventare più snella e veloce: due aree di business e sette società indipendenti. Indipendenti per molti versi, sì, ma, non sembri una contraddizione, tendenti a una vera e propria convergenza. "Facciamo tutto quello che serve per la convergenza, tv, computer, monitor, telefoni, stampanti, handset, e altro ancora, e non ultimo il fatto che l'intero processo del go-to-market è sotto il controllo di Samsung", afferma Carlo Barlocco, vice president della divisione It e telecom di Samsung Electronics Italia.
Lo incontriamo a un demo day dedicato al lancio dei nuovi netbook Corby N150, che hanno stesso nome e stesso "family look" dei telefonini della casa (la convergenza, come si vede, è anche lessicale), e che si aggiungono agli altri N della famiglia di netbook, con la conferma di molte delle specifiche tecniche ma, sorpresa, vivacemente colorati (giallo e rosa, forse un ricercatore appassionato di ciclismo).
Divagazioni sul tema: in generale, se ne sentiva proprio la necessità dei netbook? Barlocco non esclude che il dispositivo sia andato a colmare una lacuna (essere always-on leggeri e portabili) prima della tanto auspicata miniaturizzazione dei notebook. Forse, il futuro sarà una sintesi tra i due device, o, chissà, uno smartphone tuttofare. Quel che è certo è che nel presente, l'andamento del mercato dei netbook è molto positivo, e Samsung sta facendo la sua parte. L'azienda è piuttosto giovane per il settore dei notebook e netbook, con una quota mondiale che si aggira intorno all'1,5%, ma l'obiettivo futuro è di andare a rompere le scatole ai grandi, anche attraverso la costruzione di nuove unità di produzione in giro per il mondo. "In quel mercato contano i volumi…".
La grande novità, quasi una svolta epocale per un'azienda da sempre 100% consumer, è l'invasione del segmento professionale. Tra le prime Samsung al mondo a dedicarsi al B2B, c'è proprio Barlocco con la sua divisione, con le stampanti laser a fare da apripista. Certo che l'approccio B2B è completamente diverso da quello consumer…"Già, la nostra offerta si basa sull'analisi delle necessità dell'utente finale, e la personalizzazione dei servizi". Al resto, penseranno la fascia professionale dei display (che vanno dai thin client ai monitor di rete dai grandi formati ai touch screen), i notebook e gli smartphone per il business, ma anche altri prodotti di altre divisioni (uno tra tutti, i sistemi di aria condizionata).
Naturalmente, è stato rivisto anche il canale di vendita: alle grandi aziende si dedica un team di large account che stimola la generazione della domanda, ai rivenditori è stata demandata la vendita, la post-vendita, i servizi custom. Il passaggio è chiaro: non solo persone competenti per prodotto, ma una task force che propone soluzioni comprendenti l'offerta delle varie business unit. Tanto per non farsi mancare niente, a fine aprile la società lancerà i suoi e-reader per l'e-book: tre modelli di vari pollici, 5, 6 e 8". In un contesto di crisi lunga e dura, la società registra buoni risultati un po' dappertutto, Italia compresa (più o meno, 30% in più).
Il motivo sta nel fatto che, quando si offre di tutto, se un prodotto va male si compensa con quello che va bene…Ma soprattutto.."Abbiamo sempre investito più dell'8% del fatturato in R&S, più del 30% delle nostre persone lavorano nella R&S". Attività che guarda soprattutto alle nuove tecnologie: lo standard Dlna, monitor led e voice-over-ip, i display amoled che si "arrotolano". Il tutto in vista di una maggiore portabilità e di minori consumi energetici.
Samsung Corby N150
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