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Film in 3D, la rivoluzione passa (anche) per gli occhialini

di Gianni Rusconi

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12 gennaio 2010

La rivoluzione 3D nelle case – quando questa avverrà è però ancora tutto da scoprire - passerà dai televisori, certo. Ma non solo. I film in tre dimensioni saranno il piatto forte della proposta delle major del cinema per questo 2010 e basta assistere ai trailer oggi sparati in anteprima in qualsiasi sala d'Italia per capire che siamo al cospetto di una vera e propria invasione: dopo Avatar, fra colossal d'animazione (vedi "Alice nel paese delle meraviglie" di Tim Burton) e nuovi cartoni a firma Disney saranno 24 i titoli 3D che Hollywood lancerà quest'anno, e una cinquantina nel 2011. Per non parlare degli eventi sportivi (i Mondiali di Calcio in Sudafrica saranno trasmessi dall'emittente americana Espn) e canali tematici (Discovery Channel). Un'offerta che riempirà le sale di spettatori incuriositi dal richiamo del cinema a tre dimensioni e li indurrà a spendere per dotarsi di tutto ciò che serve per godere del 3D fra le mure domestiche? Presto per dirlo, anche perché c'è chi – gli oftalmologi della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago – credono che l'indigestione di effetti speciali al cinema e soprattutto nel salotto di casa possa provocare, a chi ha problemi visivi anche di poco conto, mal di testa e nausea. Questo nel caso che i due proiettori che inviano le immagini a ciascun occhio, che le riceve in tre dimensioni grazie ai ben noti occhialini colorati le cui lenti filtrano diverse lunghezze d'onda, non siano ben allineati. Il 3D di nuova generazione dovrebbe superare anche questo (potenziale) limite tecnico perché il proiettore digitale sarà uno solo ma ciò che non verrà evitato all'utente sarà il "fastidioso piacere" di indossare gli speciali occhialini 3D. Al Ces 2010 erano praticamente ovunque ci fosse un televisore grande schermo. E i principali produttori di questi gadget hanno ovviamente approfittato dell'occasione per portare in vetrina le novità più all'avanguardia in questo campo. Gli occhialini 3D rischiano di diventare un business molto serio, e tutto lascia pensare che quelli da pochi spiccioli regalati oggi come omaggio con le riviste specializzate lascino spazio ai ben più costosi e performanti supporti che sbarcheranno sul mercato nei prossimi mesi.

La californiana RealD , un'istituzione nell'ambito delle tecnologie video per le sale cinematografiche negli Usa - nel primo weekend di Avatar ha fornito quattro milioni di occhialini 3D - ha annunciato proprio in occasione della kermesse di Las Vegas che i suoi modelli polarizzati (le immagini filtrate dalle lenti vengono inviate in separato ai due occhi) saranno un complemento ideale per i nuovi televisori 3D delle varie Panasonic, Sony, Toshiba e Samsung. I suoi prodotti standard, al pari di quelli della coreana MasterImage 3D, costano anche meno di un dollaro a paio ma all'orizzonte sono in via di sviluppo occhialini di grande qualità. Ma in un mercato che potrebbe presto esplodere - la società di ricerca Display Search parla di oltre 60 milioni di Tv tridimensionali venduti nel mondo entro nel 2018 - ci sono vari altri produttori in cerca di un posto al sole. Come per esempio Gunnar Optics, che punterà su lenti e montature di elevata manifattura per ridurre l'affaticamento dell'occhio durante la visione delle immagini a tre dimensioni: parliamo però di modelli che avranno prezzi di listino variabili fra i 90 e i 150 dollari. Oppure XpanD, che ha stretto una collaborazione in chiave 3D con uno dei marchi di Tv best seller negli Usa, Vizio, e presentato diverse linee di occhialini dotati di lenti a cristalli liquidi e tecnologia Bluetooth per sincronizzare l'occhiale con le immagini riprodotte sullo schermo televisivo. Prezzi indicativi sui 50 dollari. O ancora Vuzix, la cui famiglia Wrap 920AR equipaggiata con microcamere esterne promette una risoluzione d'immagine per entrambe le lenti tale da creare una visione stereoscopica e quanto mai realistica per lo spettatore, e Dolby Laboratories, che ha pensato a occhiali da circa 30 dollari capaci di filtrare differenti frequenze di rosso, verde e blu per migliorare la percezione visiva dei colori trasmessi in tre dimensioni all'occhio umano. Dai modelli usa e getta a quelli più pregiati che si potranno lavare perfino in lavastoviglie: la rivoluzione 3D passa sicuramente anche per gli occhialini. Qualcuno li ha già etichettati come gadget hi-tech e fashion che erediteranno il successo dell'iPod. Prepariamoci.

12 gennaio 2010
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