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Musei e Biennali

New York, il Met offre gratis 375mila immagini di opere d’arte ma i conti economici soffrono

Da oggi è possibile scaricare gratis e senza restrizioni tutte le immagini delle opere d'arte del Metropolitan Museum of Art (The Met) .Con una mossa a sorpresa l'istituzione americana ha messo a disposizione tutte le immagini delle opere della collezione sotto licenza Creative Commons, un'organizzazione americana non-profit dedicata ad ampliare la quantità di opere di pubblico dominio.
Tutto questo faciliterà l'uso di oltre 375.000 immagini di opere d'arte sia per scopi accademici sia commerciali. Per massimizzare la ricezione di The Met Open Access il museo ha siglato partnership oltre che con Creative Commons con Wikimedia, Artstor, Digital Public Library of America (DPLA), Art Resource e Pinterest.

Il museo americano non sta tuttavia attraversando un periodo particolarmente brillante sul versante economico. Nonostante l'aumento dei visitatori, che nell'anno fiscale 2016 hanno raggiunto nelle tre sedi a New York 6,7 milioni di visitatori, il numero più elevato degli ultimi quarant'anni e il quinto anno consecutivo che l'affluenza supera i 6 milioni di presenze, il deficit del museo sta aumentando e le proiezioni indicano che si sta avvicinando ai 40 milioni di dollari.

La causa di questa situazione va ricercata nell'aumento dei costi operativi per l'opening del Met Breuer, il potenziamento della struttura, con numerose assunzioni, dedicata alla digitalizzazione del museo che ha portato all'utilizzo del fondo di dotazione per la copertura dei costi.

L'istituzione americana, a partire dal 2015, ha avviato una ristrutturazione che ha portato all'intensificarsi delle misure indirizzate a contenere le spese di gestione e nell'aprile del 2016 ha avviato un piano di ristrutturazione finanziario a 24 mesi volto a conseguire il pareggio di bilancio entro la fine dell'anno fiscale 2018.
La prima mossa ha interessato la forza lavoro con il licenziamento o le dimissioni volontarie di circa 90 dipendenti (nelle aree curatoriali e mostre), una misura messa in atto anche da un altro museo americano, il MoMA, ma evidentemente troppo debole per contrastare il deficit stimato per i prossimi anni.

Il museo ha quindi avviato misure più significative che comprendono una riduzione della programmazione da 60 a 40 mostre e, il mese scorso, ha deciso di ritardare l'espansione da 600 milioni di dollari della nuova ala progettata da David Chipperfield.
Senza l'attuazione di misure restrittive il 2016 avrebbe evidenziato una perdita potenziale di 23 milioni di dollari rispetto al deficit conseguito pari a 8,3 milioni di dollari.
I ricavi operativi, compresi anche i trasferimenti dal fondo di dotazione, nell'anno fiscale 2016, sono stati pari a 309,7 milioni di dollari con un incremento del 13% di cui circa un terzo di questo aumento è dovuto al sostegno filantropico per The Met Breuer.

I costi operativi, escluse le attività ausiliarie, hanno raggiunto 315 milioni di dollari con un aumento dell'11% rispetto all'anno precedente: fattore chiave di quest'incremento l'apertura di The Met Breuer.

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