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Le opere dell’Avanguardia russa solo in mano ai collezionisti. Intervista a Vladimir Tsarenkov

In quella che fino al 1990 era Karl-Marx-Stadt, la città di Karl Marx, ora Chemnitz, in Germania, è in corso fino al 19 marzo al museo Kunstsammlungen Chemnitz una mostra che celebra la rivoluzione delle Avanguardie russe con 400 opere di 110 artisti dalla collezione di Vladimir Tsarenkov, ex-mercante d'arte russo da sette anni a Londra.

Quando e come ha iniziato a collezionare l'Avanguardia russa?
Ho iniziato quando sono arrivato in Francia, nel 1980. Ho sposato una francese e ho iniziato per caso a lavorare come dealer d'arte moderna e impressionista. Con i profitti ho iniziato a comprare alcune importanti opere d'arte russa per me stesso. Allora erano disponibili sul mercato e non costavano molto, me li potevo permettere. Non solo avanguardia ma anche altri periodi dell'arte russa. All'inizio erano solo un paio di pezzi, poi è diventata una collezione.
Quante opere ha in collezione?
Ho tante collezioni. In tutto intorno a 3.000 pezzi. Ho l'avanguardia russa, le ceramiche rivoluzionarie, le ceramiche classiche russe, i manoscritti, l'arte russa classica, anche le antichità greco-romane, fino all'arte iraniana contemporanea.
A quanto si poteva acquistare negli anni 80?
Un buon pezzo si poteva acquistare per alcune migliaia di dollari. Oggi queste opere non sono più disponibili sul mercato. All'ultima asta di novembre a Londra, Sotheby's ha offerto un gruppo di opere suprematiste tra cui l'acquarello “Construction No.95” di Rodchenko che è stato venduto per 3,6 milioni di sterline e un rilievo suprematista di Chashnik che da una stima di 100-150.000 sterline è stato venduto per 2,4 milioni. Entrambi hanno segnato il record per l'artista. Negli anni 80, un Rodchenko si poteva acquistare a 50.000 dollari, un Chashnik a 10.000. Quando sono arrivato a Parigi ho comprato un dipinto di Goncharova al mercato delle pulci per 2.000 dollari. All'epoca, a quei prezzi, nessuno li falsificava. Oggi è tra le artiste donne più care al mondo.
Ci racconta l'evoluzione del mercato?
Negli anni 80 e all'inizio degli anni 90, quando ero un mercante, non c'era denaro russo. Il mercato dell'arte in Russia era proibito, così come l'Avanguardia. Erano i collezionisti europei che compravano. Quando poi è caduta l'Urss e i Russi hanno iniziato ad accumulare ricchezza, i prezzi sono aumentati 100 volte tanto. Le opere sono diventate estremamente rare e il mercato è stato inondato da falsi che hanno scoraggiato potenziali clienti. Oggi per ogni opera autentica d'arte d'avanguardia russa ci sono 100 falsi.
Come ci si difende dai falsi?
Per acquistare devi essere tu stesso uno specialista o rivolgerti ad un curatore. Ad ogni modo, l'originale ha una provenienza impeccabile, una storia espositiva documentata, deve essere stata riprodotta sui cataloghi… Un'opera che compare dal nulla al 99,9% è un falso. Bisogna stare molto attenti a scegliere i pezzi giusti. Per questo la mia collezione di avanguardia russa è relativamente piccola, conta un paio di centinaia di pezzi, porcellane escluse.
Ci parli delle porcellane suprematiste…
Ne ho più di 700. Ho iniziato a collezionarle venti anni fa, quando ho capito l'importanza di questo genere. In questo campo ho un unico rivale (e amico): il presidente dell'Alfa Bank Petr Aven, che ha una fantastica collezione di porcellane russe che ora sono esposte alla Royal Academy di Londra. Le nostre collezioni sono uniche al mondo. Da anni competiamo per pezzi che non ha nessun altro. Oggi non è più possibile comprare queste porcellane perché non c'è rimasto niente, abbiamo comprato tutto.
Che tipo di porcellane sono?
Sono state realizzate dai migliori artisti a cavallo della rivoluzione utilizzando le porcellane classiche pre-rivoluzionarie, che venivano ridipinte e riadattate ai principi della rivoluzione. Per questo motivo, spesso, presentano motivi classici intrecciati a motti rivoluzionari. Furono usate come strumento di propaganda: inizialmente si pensava di produrle in grande quantità per il mercato interno, ma i costi di produzione erano troppo alti e non c'erano collezionisti, quindi i 9/10 delle porcellane furono vendute agli europei per ottenere guadagno.
Quali erano i prezzi di queste porcellane, prima che le compraste tutte?
Quando abbiamo iniziato a comprarle costavano tra i 100 e i 1.000 $. All'apice della nostra contesa, una porcellana di Natalia Danko rappresentante Nižinskij, famoso ballerino dei Balletti Russi, da Sotheby's è arrivata a 700.000 $. L'ha comprata Petr Aven. D'altro conto lui è un uomo di banca, io un ex-mercante d'arte in pensione.
Dove ha acquistato le opere della sua collezione? All'asta o in galleria?
Ovunque. C'erano molte piccole gallerie a Parigi che ora non ci sono più. Poi c'era Ingrid Hutton a New York, che è stata una delle pioniere del mercato dell'Avanguardia russa negli anni 60. Comprava dagli stessi artisti, ha iniziato prima degli altri e tutte le sue opere erano autentiche. Altre gallerie del settore erano Annely Juda e Gmurzynska, che ha venduto a collezionisti da cui io ho ricomprato. Oggi non ci sono più gallerie specializzate perché non ci sono pezzi disponibili. Si può solo ricomprare dai collezionisti ai quali sono state vendute le opere. Per esempio le opere all'asta da Sotheby's a novembre erano di un collezionista tedesco che ha comprato da queste gallerie.
Si è fatto aiutare da un art advisor?
No, sono io stesso uno specialista del settore.
Quando ha comprato l'ultima opere dell'Avanguardia russa per la sua collezione?
L'ultimo dipinto importante 7-8 anni fa. Poi ho smesso, sono troppo cari.
Quali sono gli artisti più richiesti?
Certamente Malevic, che è il più importante e quello con i prezzi più alti, anche più di Chagall e Kandinsky. Il suo record è pari a 60 milioni di $.
E c'è un artista secondo lei ancora sottovalutato?
Vladimir Baranoff-Rossiné, che è il padre della scultura cubo-futurista a colori. Ha iniziato a fare sculture colorate nel 1913; Picasso solo un anno dopo. Arrivato a Parigi nel 1910, si trovò al posto giusto al momento giusto. La sua produzione di quel periodo è molto importante e si trova al MoMA, al Pompidou, allo Stedelijk, ma si può comprare ancora a prezzi ragionevoli, se si ha l'opportunità - rara, sfortunatamente. Il record è del 2008 ed è pari a 5,5 milioni di $ per un pezzo che proveniva da una collezione tedesca. Ma si trovano anche opere nell'ordine delle centinaia di migliaia di $.
Ci dica della mostra della sua collezione a Chemnitz?
In occasione del centenario della rivoluzione russa, ho prestato molte opere a vari musei, ma non l'intera collezione. La direttrice del museo mi ha proposto questa mostra, ho visitato il museo e ho accettato. Sono stato piacevolmente sorpreso di vedere tutte le opere riunite insieme. Altrimenti sono sparse tra la mia abitazione e i depositi.
E qual è il suo rapporto con la galleria Sophia Contemporary?
È la galleria di mio figlio Vassili. È specializzata in arte contemporanea iraniana. Mio figlio mi ha convinto a visitare l'Iran e ho molto apprezzato l'arte contemporanea di questo paese, che ha prezzi ancora molto bassi, per cui ho acquistato molti pezzi e ho sostenuto mio figlio con i miei fondi, le mie conoscenze e i miei contatti ad aprire la galleria. I prezzi dell'arte iraniana di qualità sono ancora ridicolosamente bassi rispetto all'arte contemporanea occidentale, ma sono sicuro che la richiesta per l'arte iraniana crescerà sia da parte dei privati che dei musei, nonostante gli attuali problemi con Trump.
Qualche nome che apprezza in particolare?
Reza Derakshani, che è uno dei migliori rappresentanti della pittura iraniana, e la giovane Azadeh Razaghdoost, che è stata influenzata da Cy Twombly, ma lo interpreta attraverso gli occhi di una donna iraniana.

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