Una scena artistica vivace, fatta di numerose gallerie di qualità, collezionisti, fiere, case d’aste e anche fondazioni bancarie, che per prime credono nell’arte libanese e la sostengono. Da sempre rappresenta un antidoto agli orrori della guerra civile o alle difficoltà economiche e politiche, ma anche un investimento attraente. Sul sito di ArtEconomy24 nella sezione “Quotazioni” abbiamo analizzato le opere di sei artisti libanesi di diverse generazioni: dai dipinti astratti di tre modernisti, Etel Adnan, Shafic (Chafik) Abboud e Yvette Achkar, nati negli anni ’20 del Novecento ed educati a Parigi (prezzi fino a 190.000 euro), alle opere concettuali di tre contemporanei, Lamia Joreige, Walid Raad e Akram Zataari, nati negli anni ’60 e ’70 e influenzati dalla guerra civile (prezzi fino a 65.000 euro). Ogni opera, presentata con una scheda tecnica, è stata stimata attraverso i valori incrociati delle gallerie e delle case d’asta al fine di spiegare al lettore le dinamiche del mercato. Bisogna ricordare che ogni opera è un unicum e i valori sono determinati dalla qualità, dalla reputazione dell’artista e anche dall’importanza della sua galleria.
© Riproduzione riservata