Marfa' Projects esiste da poco più di due anni, ma la sua fondatrice, Joumana Asseily, è già considerata un solido punto di riferimento della scena artistica di Beirut. “Ho cominciato collezionando opere d'arte e sostenendo istituzioni come Ashkal Alwan, Beirut Art Center e The Arab Image Foundation, ma ho capito presto che mancava una galleria che desse spazio ad artisti libanesi non rappresentati o rappresentati sì, ma in altri paesi” racconta. Come Rania Stephan, artista e regista classe 1960, o Caline Aoun, vecchia conoscenza dei banchi di scuola e Deutsche Bank's Artist of the Year 2018, ritrovata per caso appena tornata a Beirut dopo gli studi a Parigi e un periodo a Los Angeles.
“Ai tempi Aoun lavorava solo con una galleria a Dubai, ci conoscevamo fin da bambine ed è stata sua sorella a regalarmi una sua opera e a introdurmi al suo lavoro”. I tempi, però, non sono ancora propizi per aprire la galleria: tra fine 2005 e il 2006 si consuma la seconda guerra libanese e gli incidenti anche in centro a Beirut non mancano. Intanto Asseily conosce gli artisti, influenti curatrici come Christine Tohmé, tra mostre, talk, conferenze, e quando finalmente inaugura in città c'è tutta la scena dell'arte internazionale – da Parigi a New York – per l'apertura del Sursock Museum – sulla scena dal 1961, ampliato e restaurato - e della Aïshti Foundation di Tony Salamè. “A Beirut c'è un equilibrio interessante tra pubblico e privato, e in molti collezionano arte: politici, imprenditori, intellettuali, alcuni più che benestanti altri ti pagano a rate” spiega la gallerista, e aggiunge: “per questo è importante stabilire prezzi giusti, non solo rispetto agli artisti e alle loro produzioni, ma anche al collezionismo locale”.
Opere di formato più piccolo o in edizione costano intorno ai 5mila euro, si arriva fino a 15mila, invece, per le installazioni più complesse, ma le tecniche? “Scelgo gli artisti sulla base delle loro idee, la tecnica è secondaria, e capisco che a volte le idee non siano immediate per questo ogni mostra è accompagnata da una breve pubblicazione e da talk e screening” dice Asseily.
Il prossimo appuntamento internazionale è a Liste, la fiera delle gallerie emergenti a Basilea: per Marfa' Projects è già la seconda partecipazione – e per l'occasione esporrà sculture e opere a parete di Vartan Avakian e Stéphanie Saadé, che riflettono sull'essere presenti, a livello fisico e concettuale.
© Riproduzione riservata