Eli Khouri, nazionalità franco-libanese è ceo di Omnicom Media Group MENA, la divisione servizi media del Gruppo Omnicom. Figura influente, è stato nella Arabian Business Power List negli ultimi tre anni, è un mecenate con la passione per l'arte contemporanea. Alcune opere della sua collezione sono esposte presso la sede MENA di Omnicom Media Group a Dubai. Sostiene l'Association for the Promotion and Exhibition of the Arts in Lebanon(APEAL), un'organizzazione senza scopo di lucro dedicata a promuovere e incoraggiare gli artisti libanesi.
Quando è iniziata la passione per l'arte?
Da bambino guardavo mio padre, che era uno chef, preparava piatti meravigliosamente lavorati, e così è iniziato il mio amore per l'arte. Sono sempre stato appassionato di design, moda e stile, in particolare di nuovi materiali e meticolosità artigianale. Anche la creatività e l'innovazione hanno avuto un ruolo cruciale nella mia carriera pubblicitaria, quindi tutte queste influenze hanno plasmato il mio gusto per l'arte.
Quando ha iniziato a collezionare?
Ho iniziato a collezionare più seriamente nel 2010. Prima compravo opere d'arte, ma molto occasionalmente, durante le aste di beneficenza. Collezionare è diventata poi una passione e ho cominciato a fare viaggi di lavoro che comprendevano visite a gallerie d'arte, musei e fondazioni.
Qual è stata la prima e l'ultima opera d'arte che ha acquistato?
Il mio primo acquisto è stato un pezzo dell'artista libanese Nabil Nahas. Come la copertina di un libro, il suo titolo, “It's So Good To See You”, mi ha attirato, sono stato vittima del suo incantesimo. Dovevo semplicemente comprarlo. L'ultima è una scultura di Hassan Sharif, un eminente artista degli Emirati che utilizzava oggetti di uso quotidiano provenienti dai mercati locali.
Ci descrive la sua collezione? Quante opere sono presenti?
Mi concentro sul contemporaneo a livello mondiale. Non ho una scienza o un metodo particolare, compro semplicemente ciò che mi piace, sia da artisti affermati sia emergenti di qualsiasi nazionalità. Mi viene sempre chiesto il numero delle opere che possiedo, rispondo naturalmente non è la quantità ma la qualità che conta. La mia collezione presenta principalmente lavori figurativi e astratti incentrati sull'estetica dei media, sulla cultura del consumatore, sulle tecnologie digitali e sulla circolazione delle immagini.
Espone la sua collezione?
La collezione è esposta negli uffici della nostra società a Dubai e nelle mie case a Dubai e Beirut. Ho fondato Elie Khouri Art Foundation (EKAF) e presenterò la mia collezione personale in un museo privato, con l'ambizione di contribuire allo sviluppo della scena artistica locale e regionale.
Ha una preferenza per artisti emergenti o famosi?
Entrambi. Non ho idee o preferenze, compro quello che mi parla, la storia di un'opera d'arte. Detto questo, ogni acquisizione viene considerata in base alla strategia della collezione.
Dove compra le opere?
All'inizio compravo nelle più importanti fiere d'arte, come Frieze London o Art Basel Miami. Frequento ancora molte fiere d'arte, tra le quali anche Art Dubai, ma oggi di solito compro direttamente attraverso le gallerie che rappresentano gli artisti a cui sono interessato.
Quanto è importante conoscere l'artista?
Incontrare un artista aiuta sempre a costruire la storia di un'opera e ti dà una comprensione maggiore, ma non è essenziale.
Come sarà la scena artistica in Medio Oriente nei prossimi cinque o dieci anni?
La scena artistica regionale sta crescendo rapidamente con gallerie, collezionisti e curatori che stanno sviluppando una domanda e un'infrastruttura. Ci saranno più fiere d'arte nella regione e l'area sarà sempre di più una meta da parte dei musei e delle fondazioni internazionali. L'Arabia Saudita si aprirà e rivaleggerà con Dubai come centro artistico per il Medio Oriente e il numero di collezionisti continuerà ad aumentare.
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