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La rinuncia all’autorialità ha penalizzato le opere sul mercato

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La rinuncia all’autorialità ha penalizzato le opere sul mercato

Tra i movimenti artistici italiani degli anni 60, il Gruppo N ha un mercato ancora di nicchia, prettamente nazionale, che aspetta di essere rivalutato. Per alcuni componenti, come Biasi e Costa, ci sono già stati segnali di ripresa, mentre per gli altri – Massironi, Landi e Chiggio – si attende la svolta, che forse potrebbe partire da una monografia di prossima pubblicazione a cura di Alberto Zanchetta. Il mercato ha sofferto della rinuncia all’autorialità del gruppo, che firmava le opere collettivamente, e di fraintendimenti da parte della critica. I musei, fortunatamente, hanno capito per tempo, ora tocca ai collezionisti. Sul sito di ArtEconomy24 nella sezione “Quotazioni” abbiamo analizzato le opere dei cinque autori del Gruppo N e di un artista coevo internazionale, il tedesco Günther Uecker. Ogni opera, presentata con una scheda tecnica, è stata stimata attraverso i valori delle gallerie e delle case d’asta al fine di spiegare al lettore le dinamiche del mercato. Bisogna ricordare, infatti, che ogni opera è un unicum e i valori sono determinati dalla qualità, dalla reputazione dell’artista e anche dall’importanza della sua galleria.

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