Nelle grandi città europee ci vogliono in media 15 anni di stipendio per comprare una casa contro i 12 circa di Milano e Roma.
Una differenza in buona parte determinata dal forte aumento dei prezzi registrato in Europa dal 2012 in poi –in modo più
che proporzionale rispetto al reddito della popolazione – contro il calo a cui si invece si è assistito in Italia.
Secondo una elaborazione di Moody’s, nel 2007 servivano tre anni in meno, cioè 12 anni di reddito disponibile, per comprare
un appartamento di taglia media in Europa.
Ora Amsterdam arriva a 22 anni, Londra a 18,7 e Parigi a 18,3. Roma e Milano, le due grandi città italiane prese in considerazione dal rapporto, risultano meno onerose: nella capitale gli anni di stipendio necessari per comprare casa attualmente sono 12,1, nel capoluogo lombardo ne servono 11,8. La grande città meno esigente in materia è, però, Lisbona con 11,5 anni. Un po’ sopra i 14 anni si situano Dublino, Berlino e Francoforte.
Ad incidere su questi valori sono, ovviamente, sia gli stipendi, sia i prezzi degli alloggi. Ad Amsterdam, ad esempio, il reddito disponibile risulta medio di 17.500 euro l'anno, uno dei più bassi del panel, contro le 24.600 sterline di Londra (28mila euro circa) e i 36.300 euro di Parigi. Milano è a 21.400 euro circa e Roma a 17.800, mentre Francoforte è a 23.500 e Lisbona si ferma a 16.700 euro. L'altra variabile è il prezzo a metro quadro, che va dai 9.500 euro medi di Parigi ai 2.750 di Lisbona, passando per le quasi 6.600 sterline di Londra, i 4.850 euro di Francoforte, i 3.600 di Milano e i 3.065 di Roma.
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Se si vogliono quindi comprare 70 metri quadri a Londra bisogna disporre in media di oltre 520mila euro e per prendere la stessa casa a Parigi ci vogliono la bellezza di 665mila euro, ad Amsterdam ne servono 383mila circa, fino a Lisbona, dove ne bastano meno di 193mila. In Italia a Roma sono necessari in media 214.500 euro, qualcosa in più a Milano (253 mila).
A complicare le cose - rileva il rapporto - sono i costi differenti dei mutui (dall’1% al 3% con loan to value dal 60 al 100% del costo della casa) è l’aumento degli affitti, anche per la forte domanda da parte di chi non ha i soldi a sufficienza per comperare. Questo finisce per comprimere ulteriormente la possibilità di risparmiare per l’acquisto di un'abitazione ed è una situazione che riguarda soprattutto i giovani, a causa di redditi relativamente bassi e della precarietà dell'occupazione.
Moody's prevede che il processo di urbanizzazione continuerà nel prossimo decennio e riceverà una spinta anche dalla migrazione. Anche gli investimenti esteri, in particolare dall'Asia, come già si vede a Londra e Madrid in particolare, contribuiranno a sostenere i prezzi. Né va dimenticato un altro fattore che aiuta il mercato degli alloggi, cioè Airbnb, che per effetto della crescente domanda da parte dei turisti sta dilagando nelle grandi città. Al top, in questo, ci sono Lisbona, Parigi, Amsterdam, seguite da Milano, Dublino e Roma.
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