Italia

Perché l’informazione rende più sani

  • Abbonati
  • Accedi
la nuova collana

Perché l’informazione rende più sani

Ho sempre pensato e detto che la salute non è solo questione di medici e farmaci, ospedali ed esami. Il benessere fisico e psichico, per non parlare di quello sociale, dipende soprattutto da fattori che apparentemente sfuggono alle possibilità di intervento diretto dei camici bianchi e riguardano invece la comunità intera: insegnanti e professori, imprese e sindacati, ambientalisti, economisti ed esperti della comunicazione. E, non ultimi, i singoli cittadini e le famiglie.

Il raggiungimento del benessere fisico e psico-sociale è un obiettivo per il quale tutti devono collaborare.

Non dipendiamo più da un Welfare State ma facciamo parte di una Welfare Community in cui la conquista della salute non è più concepibile come un compito riservato unicamente agli operatori della sanità, ma rappresenta una responsabilità che ci riguarda tutti, indistintamente, da semplici cittadini a persone responsabili nelle nostre famiglie e nei nostri ruoli professionali pubblici e privati. Prima c’era una piramide dal cui vertice lo Stato dispensava assistenza e cure, ora bisogna cominciare a parlare di Welfare Community, cioè di “comunità” che assiste. Il ruolo di noi tutti diventa attivo: se ci ammaliamo, diventiamo “partner” della cura, e se siamo sani la nostra azione di prevenzione individuale diventa anche beneficio per la comunità. Gli esempi possono essere infiniti, ma ne bastano due: fumare dove c’è altra gente, la mette a rischio, e inquinare o sporcare una città contribuisce a moltiplicare i rischi.

Se andiamo a leggere le indagini epidemiologiche che vengono pubblicate ogni anno, scopriamo che ciò che determina e influenza lo stato di salute della popolazione di un paese risulta immancabilmente lo stesso: il grado di istruzione e, insieme, la possibilità di accesso a informazioni corrette e aggiornate in campo medico-scientifico, utili per conservarsi sani. Certo anche la condizione economica gioca un suo ruolo, ma è cruciale quello dell’informazione. Per questo ripeto spesso che un cittadino correttamente informato diventa più consapevole e responsabile e rischia molto meno di mettere in pericolo la propria salute.

E per questo ho accolto con grande interesse la proposta del Sole 24 Ore alla Fondazione Veronesi di realizzare una collana di volumi. Non soltanto perché si tratta della testata più autorevole in campo economico finanziario ma perché ne conosco il tratto distintivo del suo stile informativo, che sa unire il rigore della competenza tecnica alla facilità di comprensione di un linguaggio divulgativo. E ciò è fondamentale quando si scrive di salute e di medicina.

Non si può infatti negare che spesso l’informazione e l’educazione in questo campo seguano strade più interessate al sensazionalismo e alle mode, con un bombardamento di notizie, spesso non vere o spesso contraddittorie. Tutto l’opposto di ciò che si aspetta un paziente in cerca di informazioni e consigli chiari ma sereni e pratici. I dodici volumi della Guida alla Salute che sono stati realizzati seguono proprio questi principi.

Passo dopo passo il lettore è guidato alla scoperta di quei segreti semplici ma fondamentali per mantenere il più a lungo possibile uno stato di benessere psico fisico inalterato. E lo stato di benessere di una popolazione si misura soprattutto dalla capacità di combattere i fattori di rischio e le morti evitabili, grazie all’adozione di stili di vita capaci di favorire la salute. Che corretti stili di vita, ed in particolare l’alimentazione, siano cruciali nella prevenzione delle malattie della vecchiaia, oltre a quelle tumorali e cardiovascolari, è ormai ben noto e dimostrato a sufficienza da centinaia di studi.

Io sono fermamente convinto che la prevenzione individuale, l’unica alla portata dell’uomo della strada, non solo crea salute, ma crea consapevolezza. Una persona informata è sostanzialmente un soggetto politico molto diverso dalla persona non consapevole e non informata, e quindi in via indiretta può condizionare ed orientare anche il sistema politico, sociale ed economico, se informazione e consapevolezza crescono adeguatamente. Questa Guida alla Salute che il Sole ha deciso di pubblicare, ne sono certo, aggiungerà granelli di sapienza ai suoi lettori.

© Riproduzione riservata