Bankitalia, la proposta di M5s e Lega: nomine del direttorio ripartite tra Cdm e Camere

    Una modifica dei criteri di nomina del direttorio della Banca d’Italia, prevedendo - come avviene anche nella Bundesbank - che le nomine vengano fatte in parte dal Consiglio dei Ministri e in parte dalla Camera e dal Senato. È la principale novità prevista dal disegno di legge “Modifiche dello statuto e degli organi della Banca d'Italia” avanzate dai capigruppo al Senato del M5s, Stefano Patuanelli, e della Lega, Massimiliano Romeo

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    Padoan: «Se l’Europa non cambia passo è destinata a soccombere»

    C'è una “parola chiave” che più di ogni altra è in grado di fotografare l'attuale situazione sul fronte interno e internazionale: incertezza. L’ex ministro dell’Economia e attuale deputato del Pd ricorre a Keynes che indagò sulle conseguenze economiche dell'incertezza. La politica può attenuarne o limitarne gli effetti, oppure amplificarli a seconda delle decisioni che vengono assunte

    Conte: «Stime Ue fuori dalla realtà. Ogni sforzo per evitare la procedura»

    Scontro totale tra Italia e Unione europea sui conti pubblici. La trattativa con l’Europa parte in salita, con il governo molto preoccupato per i futuri passi sulla procedura e fermo nel contestare le stime della Commissione che ritiene lontane dalla realtà. L’Italia non arriva a Bruxelles «a mani vuote», precisa il premier Giuseppe Conte appena atterrato nella capitale belga per il vertice europeo. Ma poi, dopo i colloqui avuti a margine del Consiglio, esprime il timore sull’esito del negoziato

    Lavoro, in 10 anni -876mila occupati a tempo pieno

    Lo scorso anno il mercato del lavoro italiano ha confermato un aumento dell’occupazione (+192mila persone), seppure a una intensità minore rispetto ai due anni precedenti; insomma, si è tornati ai livelli pre crisi, un risultato dovuto esclusivamente al lavoro dipendente che, in dieci anni, è aumentato di 682mila unità (+4,0%), a fronte di un calo di oltre mezzo milione di lavoratori autonomi

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    Stop alla norma sui fondi Sud e allo “stellone” per il Made in Italy

    Stop all'uso dell'emblema dello Stato, il cosiddetto “stellone”, sui prodotti del Made in Italy. L'emendamento approvato in commissione Bilancio e Finanze della Camera sarà stralciato in queste ore. Salta anche il contestatissimo emendamento della Lega che avrebbe trasferito le risorse del Fondo sviluppo e coesione dal ministero del Sud guidato dalla grillina Barbara Lezzi alle Regioni. Le scuse della ministra

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    Dove saranno recuperati 2 miliardi di tagli alla spesa

    È lungo l’elenco di chi pagherà il conto dei due miliardi destinati sulla carta ai ministeri che ora il Governo, dopo averli congelati con l’ultima legge di bilancio, ha deciso di tagliare definitivamente per contenere il deficit 2019

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    Ue, M5s-Lega: tagliare tasse e niente manovre recessive

    M5s e Lega impegnano il governo all’abolizione del riferimento al saldo strutturale nel patto di stabilità. Ma il premier Conte suggerisce il termine «revisione» al posto di «abolizione». La risoluzione di M5s e Lega, presentata alla Camera dopo l’informativa del presidente del Consiglio, è stata approvata con 287 voti favorevoli e 188 contrari.

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    Blitz della Lega sui fondi al Sud. Ira Lezzi: stralciare e scusarsi

    Ha tutte le sembianze di un “blitz” l’emendamento della Lega al decreto crescita, approvato a tarda sera lunedì scorso in commissione alla Camera, per trasferire alle Regioni la titolarità e la gestione del Fondo sviluppo e coesione, il ricchissimo serbatoio di fondi nazionali che per l’80% è destinato al Mezzogiorno. Ira della ministra: «Ora lo stralcio e mi si chieda scusa»

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