Cultura

In difesa del Liceo Classico

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La domenica del sole fucina di idee

In difesa del Liceo Classico

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Liceo Classico scuola-modello, capace di parlare all’anima degli studenti e di lasciare una traccia di civiltà nei sentimenti, nella parola, nella scrittura, nel rapporto che i giovani avranno con la vita e con il futuro. O Liceo Classico goffa eredità del passato, scuola che sforna persone destinate a rincorrere, per potersi inserire nel mondo del lavoro, materie scientifiche non sufficientemente approfondite negli anni trascorsi in compagnia del greco e del latino. Il dibattito è sempre aperto e attuale.

La Domenica del Sole 24 Ore ritiene che il Liceo Classico vada difeso, perlomeno in quanto luogo privilegiato per coltivare l’idea di un carattere disinteressato della cultura. O perché i saperi umanistici possono aprire la strada a importanti vocazioni scientifiche.

La discussione sull’attualità del Liceo Classico ha trovato ampio spazio sulle pagine della Domenica con i contributi di Nicola Gardini e Guido Tonelli (28 agosto), di Vincenzo Fano, Claudio Giunta, Armando Massarenti e Angelo Varni (11 settembre) e di Gilberto Corbellini, Alessandro Laterza e Lorenzo Tomasin (18 settembre). Il Liceo Classico è una scuola-modello per l’Occidente, e la versione dal greco o dal latino è utile anche a un fisico o a un matematico, sostengono alcuni. Meglio non chiudersi nel passato, il mondo è cambiato, la pedagogia deve rinnovarsi, lo studio del greco e del latino va ristrutturato sulla base di più realistiche considerazioni, replicano altri. E c’è poi il guado attraversato in punta di piedi da chi sostiene che sarebbe auspicabile che la scuola offrisse un nucleo di discipline fondamentali comuni a tutti, per poi lasciare la possibilità di mettere la freccia lungo il cammino formativo e di dirigersi verso materie elettive e opzionali. Forse il Liceo Classico serve semplicemente perché è una delle scuole dove si studia di più. Se si ha la fortuna di incontrare professori che fanno amare le materie che insegnano, e sanno creare ponti tra passato e futuro, è come sottoscrivere una solida assicurazione per la vita.

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