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Chi sono i cinque finalisti della 57° edizione del Premio Campiello

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Chi sono i cinque finalisti della 57° edizione del Premio Campiello

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Laura Pariani, Paolo Colagrande, Giulio Cavalli, Francesco Pecoraro ed Andrea Tarabbia. Sono questi i cinque finalisti della 57^ edizione del Premio Campiello. Nel corso di una votazione pubblica nell'Aula Magna G. Galilei di Palazzo Bo, Università degli Studi di Padova, la Giuria dei Letterati - presieduta dal Magistrato Carlo Nordio ed è composta da autorevoli personalità del mondo letterario ed accademico quali: Federico Bertoni, Daniela Brogi, Silvia Calandrelli, Philippe Daverio, Chiara Fenoglio, Luigi Matt, Ermanno Paccagnini, Lorenzo Tomasin, Roberto Vecchioni, Emanuele Zinato - ha votato tra gli oltre 290 libri ammessi al concorso dal Comitato Tecnico: al 1° turno con 7 voti Laura Pariani, “Il gioco di Santa Oca” (La nave di Teseo), al 2° turno con 7 voti Paolo Colagrande, “La vita dispari” (Einaudi) e con 6 voti Giulio Cavalli, “Carnaio” (Fandango), al 3° turno con 6 voti Francesco Pecoraro, “Lo stradone” (Ponte alle Grazie), e dopo altre votazioni, al ballottaggio con 6 voti Andrea Tarabbia, “Madrigale senza suono” (Bollati Boringhieri).

Durante la selezione la Giuria ha inoltre annunciato il vincitore del Premio Campiello Opera Prima, riconoscimento attribuito dal 2004 ad un autore al suo esordio letterario. Il premio è stato assegnato a Marco Lupo per il romanzo “Hamburg” (Il Saggiatore).

Questa la motivazione: «Hamburg è un libro sulla labilità della memoria e su come venga tramandata da un gruppo di lettori clandestini. In un mondo di macerie che ricorda le atmosfere di Fahrenheit 451, un coro di voci si ritrova, segretamente, ogni lunedì in una libreria. Non si tratta di una “allegra brigata” che si ritira su un colle ameno, bensì di una banda di resistenti che scorge nella lettura la medesima funzione che gli uomini primitivi attribuivano agli affreschi delle grotte di Lascaux. Anche l'autore, in effetti, dichiara che «Si scrive per dar voce ad animali morenti». Così Hamburg mette in scena uomini e donne sconfitte dalla storia, famiglie costrette a nascondersi sotto terra per sfuggire al bombardamento alleato che nel 1943 rase al suolo la città anseatica. Pellegrini su questa terra, i personaggi del romanzo sono la «sabbia del tempo scomparso» cui allude il sottotitolo. La struttura esplicitamente metaletteraria incastona una serie di frammenti di libri e un apparato di immagini fotografiche; ricordando Austerlitz di Sebald e Mattatoio n° 5 di Vonnegut, Marco Lupo fa della maceria il tema e la forma stessa della sua narrazione: la trama ne esce martoriata, con originali effetti di disorientamento per il lettore».

Il vincitore sarà proclamato sabato 14 settembre a Venezia sul palco del Teatro La Fenice, selezionato dalla votazione della Giuria dei Trecento Lettori anonimi. I Giurati vengono selezionati su tutto il territorio nazionale in base alle categorie sociali e professionali, cambiano ogni anno e i loro nomi rimangono segreti fino alla serata finale.

«Il numero e la qualità dei libri segnalati - ha detto il presidente della Giuria, Carlo Nordio - dimostrano anche più dello scorso anno la vitalità e i pregi della letteratura italiana contemporanea. La selezione della cinquina avvenuta in assoluta trasparenza è stata preceduta da una discussione collegiale ispirata al rigore e all'imparzialità con lo scopo di coniugare la qualità dei testi con la loro capacità di suscitare la riflessione e la curiosità».

Annunciato infine della Fondazione Il Campiello e dalla Fondazione San Patrignano “Il Campiello per San Patrignano”, un’iniziativa che coinvolge i giovani di San Patrignano nell’ambito della scrittura e che nasce dalla volontà di creare un progetto condiviso per diffondere - tramite il Premio Campiello - i valori che vengono coltivati nella Comunità. La proposta si rivolge ai ragazzi ospiti di San Patrignano per la scrittura di un racconto a tema libero che verrà valutato dalla Giuria del Campiello Giovani; il riconoscimento verrà consegnato in occasione della cerimonia finale al Gran Teatro La Fenice di Venezia.

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