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Borse, Atene (-3,2%) non contagia l’Europa.…

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le reazioni dei mercati al voto in grecia

Borse, Atene (-3,2%) non contagia l’Europa. Ottavo rialzo di fila a Milano (+1,15%). Corre Francoforte dopo indice Ifo

Wall Street viaggia contrastata (ma è condizionata dai rischi derivanti della bufera di neve in arrivo) per chiudere in territorio positivo: il Dow Jones sale dello 0,03% a 17.678,41 punti, il Nasdaq avanza dello 0,29% a 4.771,76 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,3% a 2.057 punti. Una conferma, in ogni caso, che non c’è stata nessuna isteria sui mercati finanziari, a parte qualche minuto in Grecia il giorno dopo le elezioni di Atene. La Borsa ellenica chiude in netto ribasso (-3,20%, ma nei primi scambi era arrivata a perdere oltre il 5%) ma resta un caso isolato nel panorama europeo. Il listino ha chiuso via via peggiorando dopo che Standard & Poor's ha lanciato un avvertimento: potrebbe tagliare il rating sovrano della Grecia prima della data fissata per il prossimo pronunciamento sul merito di credito ellenico, ovvero il 13 marzo, se la situazione dovesse prendere unapiega negativa.

Vendite anche sui bond ellenici. I tassi dei titoli a 3 anni salgono dello 0,76% a l 10,84%. Per quanto quello dei governativi di Atene sia un mercato poco liquido (dato che dopo gli accordi con la Troika la gran parte del debito di Atene è in mano alle istituzioni sovranazionali) indica in ogni caso un’inversione della curva dei rendimenti (i titoli a 10 anni pagano infatti meno, il 9%), tipico delle fasi in cui gli investitori temono un possibile default del Paese.

Nella curva a 10 anni lo spread della Grecia si allarga di 45 punti base a 825, per un rendimento dell'8,6%, più basso rispetto al picco di inizio gennaio al 10%.

La vittoria di Tsipras alle elezioni greche e del suo partito anti-austerity non ha creato tuttavia sconquassi sulle altre piazze finanziarie. La Borsa di Milano ha chiuso con un rialzo dell’1,15%. É l’ottava seduta positiva di fila. Sul listino italiano si osservano rialzi contenuti per le banche; piu' brillanti gli energetici, il lusso e gli industriali con Tod's (+4,23%) e Fiat Chrysler (+3,74%) tra i titoli migliori della seduta

Meglio ancora Francoforte (+1,4%). Dalla Germania si segnala che l’indice Ifo (che misura la fiducia sull’andamento economico da parte degli imprenditori tedeschi) è in rialzo a gennaio. È salito nel mese in corso a quota 106,7, dai 105,5 di dicembre, superando le attese del mercato che stimava un rialzo a 106,3. In aumento (a 102,0 dal 101,4 di dicembre) anche l'indice che misura le attese, mentre l'indice che misura la situazione corrente sale a 111,7 (dal precedente 109,8). Riviste inoltre in rialzo le stime di crescita del Pil nel 2015 (+1,5%).

L’euro recupera dopo il calo nella notte
Mentre si rafforza l’euro che risale sopra 1,12 dollari. L’euro risale dopo che la picchiata nei primi scambi quando ha tocca il minimo degli 11 anni contro il dollaro, fino a 1,1098, un livello che non si vedeva da settembre 2003.

Titoli di Stato “protetti dal Qe”
Sul mercato obbligazionario non ci sono grossi movimenti. Spread tra Btp e Bund in calo a 117 punti base, con un rendimento del nostro titolo all'1,50%, rispetto ai 121 di questa mattina in apertura.

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