Le Borse europee ampliano i ribassi nel primo pomeriggio gelate dall’andamento della Borsa di Atene che chiude a -4,75%. Le vendite sono scattate insieme al forte rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato (il bond decennale è tornato sopra il 10%) e hanno colpito soprattutto le banche: Pireus bank -14%, National bank of Greece -9%.I listini del Vecchio continente accusano ribassi vicini al 2%. Piazza Affari ha chiuso con un ribasso dell’1,9%. In ribasso anche Wall Street.

Moody's ha reso noto di aver abbassato il rating a lungo termine di cinque banche greche: si tratta di Piraeus Bank (a Caa2 da Caa1), di National Bank of Greece (a Caa2 da Caa1), di Alpha Bank (a Caa2 da Caa1), di Eurobank Ergasias (a Caa3 da Caa2) e di Attica Bank (a Caa3 da Caa2). Tutti i rating sono stati messi sotto osservazione in vista di possibili ulteriori downgrade. Come spiegato da Moody's in un comunicato, le misure seguono la decisione annunciata venerdi' 6 febbraio di porre il rating sovrano della Grecia di Caa1 sotto revisione in vista di un possibile downgrade.

Gli investitori tornano a temere la cosiddetta Grexit, ossia l'uscita della Grecia dall'Eurozona: ieri il primo ministro greco ha ribadito che non intende fare domanda per un'estensione del programma di bailout siglato con la Troika. Alexis Tsipras vuole invece un programma ponte che assicuri fondi fino a giugno. I fari sono sulla riunione dell'Eurogruppo di mercoledì.

Sale il nervosismo sui mercati del debito. Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi sale a 135 punti a metà seduta per un rendimento dell'1,68%. Il differenziale Bonos/Bund si allarga a 121 punti per un tasso dell'1,55%.

Tensioni anche sui titoli di Stato ellenici, con i rendimenti dei biennali e dei triennali che hanno superato il 20%, in aumento di 257 punti base rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Sono tassi che Atene non vedeva dal 2012, quando era in piena crisi.Lo spread tra i buoni greci decennali e i Bund tedeschi equivalenti, che nei giorni scorsi era sceso sotto quota mille punti sull'onda delle speranze in una soluzione del complesso negoziato sul debito di Atene, ha toccato i 1.080 punti base per un rendimento dell'11,1%. Le tensioni aumentano perché si sta complicando la trattativa tra Atene e i partner Ue a due giorni dal cruciale Eurogruppo di mercoledì.

Secondo alcuni esperti gli investitori starebbero profittando di questo clima di incertezza per prendere profitto dopo la prima parte dell’anno incoraggiante, soprattutto grazie al quantitative easing lanciato dalla Banca centrale europea.

In rialzo la bilancia commerciale e delle partite correnti tedesche, in arrivo la fiducia degli investitori Ue (Sentix) ed l'indice Fed sul mercato del lavoro. Negativi i futures su Wall Street. Mentre arrivano dati in calo dalla Cina. A gennaio le importazioni cinesi hanno registrato un calo del 19,9% rispetto all'anno precedente, mentre le esportazioni sono diminuite del 3,3% tendenziale.

Sotto pressione banche e automobili. In particolare scivolano le greche Alpha (-8.79%), Eurobank (-7,41%), National (-5,64%), Bnp (-3,39%), Bbva (-2,54%) e Intesa (-2,25%). In controtendenza Banca Mps sull’ipotesi di una creazione in Italia di una “bad bank” sostenuta dallo Stato. In campo automobilistico le previsioni sulle vendite in Russia (-35% secondo gli analisti di Pwc) frenano Renault (-3,82%). Peugeot (-3,53%), Volkswagen (-3,34%), Bmw (-3%) ed Fca (-2,8%).

Tra gli altri titoli male Enel (in vista del collocamento del 5-6% del capitale), Exor e Telecom Italia

Sul mercato obbligazionario lo spread tra Btp e Bund è in netto rialzo a 131 punti contro i 120 della chiusura di venerdì. Il rendimento del titolo decennale italiano è balzato all'1,65% (rendimenti dei bond dell’Eurozona).

Euro in rialzo sul dollaro: la moneta unica europea passa di mano a 1,1330 contro il dollaro. Nei confronti dello yen la moneta unica è a 134,29 (cambio euro/dollaro e convertitore di valute).

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