Chiusura positiva per le Borse europee, dopo la battuta d'arresto della vigilia e mentre gli investitori continuano a interrogarsi sulle imminenti mosse della Federal Reserve sui tassi anche in vista dell'importante dato di venerdi' sull'occupazione americana. Milano ha guadagnato l'1,87%. A Piazza Affari i conti trimestrali hanno mosso numerosi titoli. Unicredit (+6,44%) ha preso il volo dopo che i vertici della banca hanno annunciato un utile del periodo aprile-giugno oltre le attese degli analisti, balzato in avanti del 29,5% a 403 milioni.
Mediobanca è stata premiata con un rialzo dell'1,8% nel giorno in cui l'istituto ha comunicato conti 2014-2015, chiusi con un utile di 590 milioni in rialzo del 27%. In più la banca si rafforzerà Oltremanica attraverso l'acquisizione di Cairn Capital. Hanno continuato a correre le Campari (+2,1%), sempre sull'onda dei numeri semestrali annunciati la vigilia. Finmeccanica ha messo a segno un +2,58% grazie alle indiscrezioni di stampa circa l'acquisizione di un'importante commessa in Kuwait.
Sul fronte dei cambi l'euro si è indebolito a 1,08722 dollari (1,0960 ieri). Vale inoltre 135,74 yen (135,84 ieri), mentre il rapporto fra la divisa Usa e quella giapponese si attesta a 124,86 (123,93). Per quanto riguarda il petrolio, il Wti, dopo un tentativo di rimbalzo, sta limando dello 0,3% a 45,6 dollari al barile.
Italia: indice Pmi servizi rallenta a luglio
Le attività del terziario in Italia aumentano a luglio per il quinto mese consecutivo ad un ritmo però rallentato. È quanto emerge dall'indagine Markit/Adaci che interpella i manager degli acquisti di oltre 400 imprese del settore dei servizi. L’indice basato sul sondaggio a luglio cresce a 52 ma è al di sotto delle stime (53,4) ed è il tasso di espansione più lento dallo scorso mese di marzo. Accelera la crescita dei nuovi ordini, osserva la nota di Markit, ma diminuiscono un po’ i livelli occupazionali, per la prima volta in sei mesi, nonostante le prospettive sulle attività future si siano riprese rispetto al recente calo di luglio. In Germania l’indice risulta stabile a 53,8.
Italia: Istat, produzione industriale -1,1% a giugno
La produzione industriale italiana è scesa dell’1,1% congiunturale a giugno (indice destagionalizzato con il dato peggiore da oltre un anno) e salita del 2,9% tendenziale (indice grezzo), in base alle rilevazioni Istat. L’indice corretto per gli effetti di calendario, invece, segnala un calo tendenziale dello 0,3% a giugno (21 giorni contro 20 di giungo 2014). In sei mesi, l'indice grezzo misura un aumento della produzione dell’1%, quello corretto di solo lo 0,4%.
Atene in negativo: crollano ancora le banche
Chiusura sopra ai minimi di seduta per la Borsa di Atene. L'indice Bs Ase ha lasciato sul campo il 2,53% a 643 punti, penalizzato ancora una volta dai titoli delle banche. Hanno perso quasi il 30% Piraeus (-29,59%) ed Alpha Bank (-29,56%). Eurobank ha ceduto il 26,76% e National Bank of Greece il 24,29%. Il settore bancario è quello più penalizzato a causa dei problemi di liquidità e di capitalizzazione.
Primi dati su occupazione Usa
Negli Stati Uniti, a borse ancora chiuse è stato pubblicato il rapporto Adp, in base al quale nel settore privato a luglio sono stati creati 185.000 posti di lavoro (meno dei 215.000 attesi dagli analisti). Il dato è considerato come una sorta di precursore del rapporto sull'occupazione che il governo Usa diffonderà venerdì prossimo.
Wall Street positiva: si accende il dibattito nella Fed
Wall Street ha chiuso in rialzo (in realtà Dow Jones piatto, con il calo del titolo Disney) con gli investitori che hanno metabolizzato una serie di dati macroeconomici e commenti contrastanti in arrivato dai membri della Federal Reserve. In base al rapporto Adp, nel settore privato a luglio sono stati creati 185.000 posti di lavoro, meno dei 215.000 attesi dagli analisti. Il dato anticipa il rapporto sull'occupazione che il governo Usa diffonderà venerdì prossimo e che sarà attentamente monitorato. Esso potrebbe condizionare le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve. Oggi Jerome Powell, membro votante del Federal Open Market Committee, ha specificato che «nulla è stato ancora deciso» su un eventuale rialzo dei tassi mentre ieri Dennis Lockhart (Fed Atlanta) si è unito a James Bullard (Fed St. Louis) sostenendo che l'economia Usa è pronta per una stretta a settembre.
Il Dow Jones ha terminato a 17.540,67 punti cedendo 10,02 punti con una flessione dello 0,06%. Il Nasdaq a 5.139,95 punti con un guadagno di 34,40 punti (+0,67%). Lo Standard & Poor's 500 ha chiuso a 2.099,88 punti con un guadagno di 6,56 punti (+0,31%).
Apple in calo per la sesta seduta consecutiva
A livello societario, il titolo Apple (-0,98%) è in calo per la sesta seduta di fila sulla scia di timori sulla crescita del gruppo in Cina. Oggi gli analisti di Bank of America/Merrill Lynch hanno tagliato a “neutrale” da “comprare” la raccomandazione sul titolo dicendo che il passo delle vendite dell'iPhone sta decelerando (cosa che nell'ultima trimestrale aveva preoccupato gli investitori) e che ci vorrà tempo prima che Apple Watch, Apple Pay e Apple Music inizino a premere sull'acceleratore.
Asia contrastata
Mercati azionari asiatici incerti, in attesa dei dati sull’occupazione Usa. La Borsa di Tokyo è salita dello 0,46%. Negative le Borse cinesi, che cancellano in parte i guadagni della vigilia. La borsa di Shanghai ha registrato un ribasso dell’1,65%, con l'indice composito che ha perso 61,9 punti a 3.694,57 punti. Il volume di scambi è stato pari a 483,9 miliardi di yuan. La Borsa di Shenzhen ha invece perso l’1,05% pari a 22,5 punti con l'indice composito a 2.128,42 punti. A Shenzen gli scambi sono ammontati a 476,3 miliardi di yuan. I ribassi ordierni sono spiegati dagli operatori con le prese di beneficio scattate sulla scia dei guadagni della vigilia messi a segno dopo le nuove misure introdotte dalle autorità di mercato cinesi che mirano a disincentivare le vendite allo scoperto. Chiude positiva Hong Kong.
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