Finanza & Mercati

Milano (-0,08%) resiste al crollo della Borsa cinese.…

  • Abbonati
  • Accedi
la giornata dei mercati

Milano (-0,08%) resiste al crollo della Borsa cinese. Balzo di Prelios (+20%)

Seduta fiacca per le Borse europee, che tuttavia non pagano più di tanto il nuovo tonfo di Shanghai (-6,1%) e l'allarme utili lanciato dal big americano Wal-Mart. In chiusura, i principali listini continentali sono leggermente sotto la parità con l'Ftse Mib che a Milano cede lo 0,08%. A Piazza Affari acquisti sulle banche con il Banco Popolare e Intesa Sanpaolo in progresso di circa l'1%, mentre Mediaset recupera lo 0,7% con la campagna abbonamenti di Premium che entra nel vivo. Tornano le vendite invece sul settore petrolifero (il Wti, volatile, a New York recupera ora lo 0,6% a 42,1 dollari al barile) con Saipem (-1,4%) ai minimi da gennaio. La peggiore è Cnh (-2,2%) sui timori di un calo dei prezzi delle materie prime. Sul resto del listino balza Prelios (+20%) sulle voci di interesse di investitori internazionali a entrare nel capitale.

Wall Street debole
All’insegna dell’incertezza anche le Borse Usa nonostante l'avvio di nuovi cantieri in Usa a luglio sia arrivato sui massimi dell'ottobre 2007 superando le stime degli analisti: il crollo delle Borse cinesi porta e prese di beneficio dopo che ieri era stata a messa a segno la giornata migliore da una settimana. Gli investitori sono alle prese con una serie di trimestrali deludenti, a cominciare da quella di Wal Mart che ha lanciato un profit warning. Wall Street ha chiuso in calo. Il Dow Jones ha terminato le contrattazioni con una perdita dello 0,19% a 17.512,51 punti. Il Nasdaq ha ceduto invece lo 0,64% a quota 5.059,35.

Bene i nuovi cantieri Usa
Il numero di nuovi cantieri aperti negli Stati Uniti è aumentato in luglio dello 0,2% alla quota destagionalizzata di 1,21 milioni di unità, il livello più alto dal dicembre del 2007. L'aumento percentuale è inferiore alle attese degli analisti (+1,7%) ma il governo ha rivisto al rialzo il dato del mese precedente, che riflette ora una crescita del 12,3% anziché del 9,8% come riportato in via preliminare trenta giorni fa. Sempre secondo i dati del governo, in giugno i permessi edilizi sono invece scesi del 16,3% a quota 1,12 milioni.

Il martedì nero cinese
Giornata nera per le Borse cinesi: il listino di Shanghai ha chiuso in ribasso del 6,15%, Shenzhen del 6,58%. Le vendite sono scattate con l'iniezione di liquidità da 17 miliardi di euro della Banca centrale cinese anche per compensare la fuga di capitali all'estero, una mossa che secondo gli analisti dimostra la necessità di continue misure di sostegno all'economia. La seduta odierna a Shangai non era iniziata bene, con perdite diffuse sulle azioni delle società pubbliche. Ma nel pomeriggio, ha raccontato al Wall Street Journal Steve Wang, direttore della ricerca al gruppo Reorient, «i listini sono tornatio a calare a un ritmo molto accelerato. E la gente si è chiesta perché il governo non fosse ancora entrato sul mercato» in un momento nel quale di solito lo avrebbe fatto.
Un indiretto indicatore della preoccupazione del governo cinese, comunque, è venuto dalla banca centrale, che nella prima parte della giornata aveva iniettato sul mercato la maggior quantità di liquidità su base giornaliera da quasi 19 mesi, con un'operazione pronti contro termine da 120 miliardi di Yuan, pari a circa 16,9 miliardi di euro.
Negativa anche la Borsa di Tokyo: l'indice Nikkei al termine delle contrattazioni registra un ribasso dello 0,32% a 20.554 punti.

© Riproduzione riservata