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la giornata dei mercati

Borse, il rimbalzo ha il fiato corto. Indici ancora in rosso. Milano chiude a -0,71%, Wall Street chiude contrastata

Andamento titoli
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Chiusura contrastata per Wall Street. Il Dow Jones perde lo 0,09% a 16.270,74 punti, il Nasdaq sale dello 0,15% a 4.627,09 punti mentre lo S&P 500 avanza dello 0,2% a 1.924 punti.

Le Borse europee non riescono a dar seguito al rimbalzo di ieri (favorito dalla scommessa di un ampliamento del quantitative easing della Bce e alla stabilizzazione dell'attività industriale cinese segnalato dal Pmi manifatturiero di settembre). Dopo una prima parte di giornata in positivo i listini europei hanno girato in territorio negativo, indeboliti anche dall’andamento negativo di Wall Street. Per poi chiudere in netto calo. Il DAX 30 ha ceduto l’1,7%, ha limitato le perdite il FTSE MIB, in calo dello 0,71%.

Questione di Pmi. Se nella prima parte della mattina il Pmi manifatturiero della Cina (cresciuto a settembre da 49,7 a 49,8 punti) aveva dato una scossa ai mercati, nel pomeriggio a far tornare le nubi è stato il Pmi statunitense, salito a 53,1 da 53,0 di agosto, toccando però il punto minimo da ottobre 2013. È la dimostrazione di come i bassi prezzi energetici stanno pesando sul comparto manifatturiero.

A questo punto l’incertezza sul rialzo dei tassi negli Usa aumenta in un contesto che resta di generalizzato deflusso degli investimenti dai Paesi emergenti. Infatti quest'anno, per la prima volta dal 1988, i Paesi emergenti presi nel loro complesso, registreranno un deflusso di capitali, a causa del rallentamento in atto per le singole economie ma anche per le prospettive di rialzo dei tassi statunitensi. È quanto emerge da un rapporto, appena pubblicato, dall'Institute of International Finance, secondo il quale nel 2015 i gli emergenti registreranno un deflusso netto di capitali pari a 541 miliardi di dollari, a fronte dell'afflusso netto di 32 miliardi registrato nel 2014. Il dato, relativo a 30 tra i maggiori Paesi emergenti, prende spunto dal saldo tra un calo degli afflussi di capitali da non residenti a 548 miliardi di dollari e deflussi di capitali spostati da residenti verso Paesi esteri per 1089 miliardi, con una conseguente «consistente» diminuzione delle riserve in valuta estera.

Rallenta a settembre l’attività manifatturiera nell’Eurozona
Sul ridimensionamento delle Borse europee pesa anche il dato sull’attività manifatturiera a settembre nell’area euro ha mostrato segnali di rallentamento a settembre. Lo indicano i dati finali di Markit Economics. Il mese scorso l'indice Pmi è sceso al minimo degli ultimi cinque mesi a 52 punti da 52,3 di agosto. «L'industria manifatturiera probabilmente fornirà solo una spinta minore all'economia globale nel terzo trimestre, rallentando la crescita del Pil a circa il 0,4 per cento», ha spiegato Chris Williamson, capo economista di Markit. Tra i paesi membri, la Francia è tornata a crescere, lasciando solo la Grecia in contrazione. L'indice Pmi della Germania è sceso a 52,3 a settembre da 53,3 di agosto. I dati segnalano un rallentamento dei nuovi ordini e della crescita della produzione. L'indice Pmi della Francia, invece, è salito a 50,6 punti da 48,3 di agosto.

Balzo di Fca su interesse per Ipo Ferrari, sprint di Mediaset
Il forte interesse del mercato per l'ipo Ferrari che sta per partire e le vendite in Francia di settembre permettono alle azioni Fiat Chrysler di dare seguito al rimbalzo di ieri. Il titolo sale del 4,6% a 12,15 euro. In un mercato, quello francese, cresciuto del 9,1% a settembre per quanto riguarda le vendite di auto nuove, il gruppo Fiat Chrysler ha riportato un incremento del 17% rispetto allo stesso mese 2014 a 6287 unità. Sul cumulato da inizio anno in Francia Fca registra +13,7% a fronte di +6,3% del totale mercato.

Tra gli altri titoli scatto di Mediaset. Secondo gli operatori, per le buone indicazioni sull'andamento del mercato pubblicitario arrivate dal concorrente Rai. Ieri infatti l'amministratore delegato di Rai Pubblicità, Fabrizio Piscopo, si è mostrato molto ottimista sull'andamento della raccolta e ha indicato per la concessionaria Rai un incremento del 9% ad agosto e soprattutto del 17% a settembre.

Spread stabile
Sul mercato dei titoli di Stato lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi si presenta stabile a 114 punti. Il rendimento è all'1,72%. Il differenziale Bonos/Bund si attesta a 131 punti per un tasso dell'1,89%.

Euro sotto 1,12 dollari
Si indebolisce sotto quota 1,12 dollari l’euro sulle aspettative di un ampliamento del «Qe» nell’Eurozona. Secondo S&Poor’s la Bce potrebbe estendere la manovra espansionista anche fino al 2018.

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