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Borsa, Europa e Wall Street in calo. Gli investitori vedono la stretta…

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LA GIORNATA DEI MERCATI

Borsa, Europa e Wall Street in calo. Gli investitori vedono la stretta Fed

Dopo una giornata decisamente poco mossa gli indici europei hanno ampliato le perdite di giornata chiudendo in netto calo le contrattazioni (qui il saldo finale dei maggiori indici di Borsa). Le piazze europee hanno risentito dell’ondata di ribassi che ha colpito Wall Street. Alla fine Milano ha ceduto l'1,88%: gli unici titoli positivi sono i petroliferi con Saipem (+0,9%) e Tenaris (+1,1%) che salgono in scia al balzo di Tullow Oil a Londra.

I mercati fanno i conti con la sempre maggior probabilità di un rialzo dei tassi Fed al direttivo di dicembre. I numeri migliori delle attese del mercato del lavoro Usa pubblicati venerdì scorso d’altronde dimostrano chiaramente il buono stato di salute della prima economia del mondo e lasciano la Fed senza più alibi per la stretta.

Le rilevazioni sull’occupazione hanno provocato un netto calo dell’euro sceso venerdì sotto la soglia di 1,08 dollari. Una frenata da cui la moneta unica oggi sembra volersi riprendere (qui il grafico dell’euro-dollaro di giornata).

Le vendite proseguono anche sul mercato dei titoli di Stato con i rendimenti in generale rialzo (qui i tassi dei principali titoli governativi). Un movimento che riflette la risalita dei tassi dei titoli di Stato Usa sulla prospettiva di un aumento del costo del denaro. Anche oggi i Tbond americani sono stati bersagliati dalle vendite.

La prospettiva di un rialzo dei tassi Fed ha fatto ripartire del vendite su Borse e valute emergenti il cui andamento in genere risente negativamente della prospettiva di tassi di interesse più alti. Queste ultime peraltro soffrono i nuovi segnali di rallentamento in arrivo dalla Cina. Oggi sono state pubblicate le nuove rilevazioni sulla bilancia commerciale che hanno certificato ancora una volta la debolezza dell’export risultato in calo per il quarto mese consecutivo ad ottobre. La flessione (-6,9%) è stata superiore a quanto messo in conto dagli analisti (-4,1%).

Per la Borsa cinese, così come per quella giapponese, è stata comunque una giornata molto positiva segnata dall’annuncio delle autorità cinesi della fine dell’embargo alle nuove Ipo. L’aver rimosso una misura in vigore da quattro mesi (cioè dallo scoppio della bolla alla Borsa di Shanghai) viene considerato un segnale di normalizzazione dopo i terribili mesi estivi che hanno terremotato i listini cinesi.

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