TOKYO – Mercati asiatici sull'ottovolante: dopo un iniziale recupero, sono tornate a prevalere nettamente le vendite. L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso con un nuovo tonfo del 2,43% a quota 16.017,26 punti, dopo nuovi segnali della banca centrale secondo cui non appare orientata a procedere a ulteriori allentamenti della politica monetaria.
Il mercato azionario giapponese si era orientato in avvio degli scambi al recupero dopo il crollo di ieri (-3,7%) ai minimi dall'ottobre 2014 che aveva portato a oltre il 20% la correzione dai picchi della scorsa estate (“Bear Market”). Un accenno di ripresa favorita da un allentamento delle pressioni ribassiste sui prezzi petroliferi e di una pausa nel rafforzamento dello yen che ha attirato acquisti sui depressi titoli delle società esportatrici.
In seguito hanno pesato le parole del governatore della Banca del Giappone, Haruhiko Kuroda, secondo cui l'istituto non sta prendendo in considerazione l'idea di introdurre tassi negativi nel sistema. Kuroda inoltre ha ribadito la sua visione ottimista sullo stato dei fondamentali dell'economia nipponica. E lo yen e' tornato sotto la soglia di un cambio a 117 sul dollaro.
Tra i singoli titoli a Tokyo, spicca il cedimento delle azioni di Yaskawa Electric dopo che la società ha tagliato le sue stime su profitti e ricavi citando il rallentamento della domanda cinese. Più resistenti le azioni delle compagnie aeree e di altre aziende che dovrebbero beneficiare del calo dei prezzi delle materie prime.
Ampie fluttuazioni in un senso e nell'altro anche per le Borse cinesi, sempre sotto pressioni negative nonostante la nuova iniezione di liquidità nel sistema bancario da parte della banca centrale.
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