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Bce: dal 2018 stop all’emissione della banconota da 500 euro ma resta…

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biglietto viola

Bce: dal 2018 stop all’emissione della banconota da 500 euro ma resta legale

La superbancanota da 500 euro è pronta a dire addio. Il direttivo della Bce, che oggi si è riunito per un vertice non di politica monetaria, ha deciso lo stop alla produzione della banconota, la cui emissione verrà interrotta «intorno a fine 2018». Lo rende noto la banca centrale, parlando di «preoccupazioni che questa banconota possa facilitare attività illegali». «La banconota da 500 euro - precisa la Bce - manterrà sempre il suo valore e può essere cambiata presso le banche centrali dell'Eurosistema per un periodo di tempo illimitato». La banconota potrà quindi essere usata ancora come mezzo di pagamento senza limiti temporali ma poiché non sarà più stampata è inevitabile un suo graduale esaurimento.

Nel contesto di una sempre maggiore pressione globale per limitare l'utilizzo del contante nelle transazioni tra privati e imprese, Francoforteha dunque deciso di interrompere la stampa della banconota viola. La motivazione è che un taglio di tale valore facilita attività illecite come il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo e può far passare confini e controlli a somme consistenti contenute in una valigetta di modesta dimensioni.

Alcuni paesi, come la Germania, erano alla vigilia della decisione però scettici nei confronti dell'efficacia della misura preferendo i classici controlli fiscali sul patrimonio e il controllo anche di conti correnti intestati all’estero. Il fisco tedesco ha acquistato recentemente dei files contenenti i nomi di presunti evasori tedeschi con conti in Svizzera costringendoli a pagare le somme evase in patria.

«Simili tagli sono il meccanismo di pagamento preferito di chi svolge attività illegali, date l'anonimità e la mancanza di tracciabilità della transazione che garantiscono», spiega un recente studio dell'università di Harvard, tanto che nel mercato nero la banconota verrebbe venduta a prezzi superiori al suo valore nominale. «Il biglietto da 500 è utilizzato più per nascondere le cose che per comprarle», aveva sostenuto il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, il mese scorso, «viene utilizzato più per facilitare transazioni disoneste che per consentire a me e a lei di acquistare da mangiare».

Proprio la Francia, nel mirino dei terroristi nei recenti attentati di Parigi, è, tra i maggiori paesi dell'eurozona, quello che ha spinto più per mandare in pensione il biglietto, che conta per solo il 3% delle banconote circolanti ma per il 28% del valore totale degli euro in circolazione. Fu la Germania, quando l'euro fu creato, a spingere per l'introduzione del taglio da 500 per sostituire la banconota da mille marchi in un paese dove l'utilizzo del contante è ancora assai diffuso. In effetti è abbastanza comune l’uso della banconota da 500 euro in Germania.

Altre voci critiche hanno sostenuto, poi, che ritirare il biglietto da 500 euro al mercato non servirebbe a combattere il terrorisno ma ad aumentare il controllo delle autorità sulle transazioni economiche che, sui circuiti elettronici, diventerebbero facilmente tracciabili. «Il crimine organizzato non è stupido», afferma il professor Friedrich Schneider, uno dei massimi esperti di economia ombra dell'università di Linz, «la maggior parte del denaro viene riciclato senza contante attraverso società paravento». Anche il presidente dell’Ifo, Clemens Fuest si è dichiarato contrario perché «l’abolizione delle banconote da 500 euro potrebbe danneggiare la fiducia nella banca centrale e potrebbe creare inevitabilmente l’impressione che la principale ragione per eliminare la banconota sia di spingere i tassi negativi ancora più giù». Secondo Fuest i tassi negativi non hanno impatto sul contante in mano alle banche mentre lo hanno sui conti bancari elettronici.

L’ex ministro delle Finanze Giulio Tremonti, aveva proposto l’istituzione della banconota da un euro sulla scorta di quanto esiste negli Stati Uniti d’America con il biglietto da un dollaro per aiutare a far capire agli italiani il valore di un euro, ma fu stoppato dalla Germania che invece era abituata ad usare i centesimi perché un marco valeva appunto 100 pfenning. La decisione di cessare di stampare la banconota da 500 euro ma mantenendola in vita senza limiti temporali pare un compromesso tra le richieste tedesche e quelle degli altri paesi tra cui la Francia.

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