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I gioielli Buccellati verso il gigante svizzero Richemont

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GRANDI MARCHI

I gioielli Buccellati verso il gigante svizzero Richemont

I gioielli di Buccellati sono pronti ad entrare nel portafoglio del colosso del lusso Compagnie Financière Richemont.

Secondo indiscrezioni, dopo i contatti dei mesi scorsi fra l’attuale azionista di controllo Clessidra e diversi soggetti potenzialmente interessati, la trattativa sarebbe entrata in una fase ormai finale: con la concessione, da parte di Clessidra stessa, di un’esclusiva di breve durata proprio a Richemont.

Il colosso elvetico, che ha vinto la concorrenza di altri gruppi strategici del Far East, dovrebbe quindi prendere una decisione in tempi abbastanza rapidi.

La maggioranza (il 67%) di Buccellati, che ha chiuso il 2015 con un fatturato consolidato di una cinquantina di milioni di euro, è stata acquisita da Clessidra nel 2013. In minoranza c’è tuttora la famiglia con il presidente Andrea Buccellati.

Di sicuro, l’esclusiva con Richemont, se andrà a buon fine, potrebbe portare all’estero un altro grande marchio italiano dei gioielli. Nel 2011 la francese Lvmh di Bernard Arnault ha infatti conquistato il gruppo romano del lusso Bulgari. Poi, due anni dopo, l’altra transalpina Kering (la ex-Ppr) ha comprato il controllo di Pomellato.

Ora a cercare l’acquisizione in Italia è dunque Richemont, il colosso del lusso che fa capo al magnate Johann Rupert: una multinazionale, con oltre 5 miliardi di ricavi, che ha nel suo portafoglio marchi come Cartier, Montblanc e Van Cleef & Arpels. Richemont punterebbe a far crescere Buccellati tramite il proprio network internazionale, soprattutto nel Medio Oriente e nel Far East.

Da parte sua, Clessidra sembra pronta alla cessione di Buccellati. È il caso, inoltre, di notare che proprio nel team della Sgr milanese è entrato nel 2014 Francesco Trapani, l’ex-capoazienda di Bulgari. Il manager e imprenditore era entrato in Clessidra con l’obiettivo di seguire gli investimenti sul Made in Italy. Ma la tragica scomparsa nel gennaio scorso del fondatore di Clessidra, Claudio Sposito, ha mutato rapidamente l’assetto della Sgr. Di recente la moglie di Sposito, Manuela Del Castillo, ha deciso di cedere il controllo della società di gestione alla Italmobiliare della famiglia Pesenti. Trapani, attuale presidente, invece uscirà dal gruppo.

Prevedibile dunque pensare che l’accordo con Richemont potrebbe essere raggiunto, ma poi formalizzato quando ci sarà l’ingresso in Clessidra Sgr del nuovo azionista di controllo Italmobiliare. Il riassetto della Sgr dovrà infatti avere il via libera di Banca d’Italia.

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