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Il gran ritorno di Soros al trading: scommette al ribasso sulla Borsa

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IL FINANZIERE-FILANTROPO

Il gran ritorno di Soros al trading: scommette al ribasso sulla Borsa

George Soros è tornato a fare trading dopo un lungo periodo di pausa. E lo ha fatto con scommesse ribassiste: il famoso investitore Usa, infatti, intende generare profitti alla luce dei problemi da lui intravisti all'orizzonte sullo scenario economico. Lo scrive il Wall Street Journal, che ha intervistato l'hedge fund manager nonché filantropo e che ha calcolato la performance dei suoi investimenti realizzati nel primo trimestre del 2016 e annunciati a maggio in un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission, la Consob americana.

È Soros Fund Management - che gestisce per conto suo e della sua famiglia 30 miliardi di dollari - ad essere il responsabile di una serie di notevoli investimenti tra cui il raddoppio di scommesse contro l'S&P 500. L'hedge fund ha inoltre comprato oro e titoli di gruppi minerari anticipando la debolezza in vari mercati. L'uomo che si è guadagnato una grande fama per scommesse contro la sterlina e la lira italiana che nel 1992 gli garantirono un miliardo di dollari di profitti torna dunque a fare notizia: negli ultimi anni si era infatti dedicato alla filantropia.

L'85enne ha collezionato opzioni put - quelle che danno il diritto a chi le detiene di vendere un determinato asset a un certo prezzo - sull'Etf SPDR S&P 500 (simbolo SPY), che ha come sottostante l'indice benchmark americano. Non è dato sapere quando acquistò quelle opzioni ma siccome l'S&P 500 è in rialzo del 3% dall'inizio del secondo trimestre, può essere che questa scommessa sia per ora in perdita. Di certo il finanziatore di un Super Pac (comitato raccolta fondi) a sostegno della candidata democratica in pectore alle elezioni presidenziali americane Hillary Clinton ha generato profitti scommettendo su un rally dei titoli Barrick Gold e Silver Wheaton. Le due azioni hanno garantito guadagni, rispettivamente, di oltre 90 milioni e del 28%. Nel frattempo l'oro è salito del 19 per cento.

“Il suo fondo ha raddoppiato le scommesse contro l'S&P 500, ha inoltre comprato oro e titoli di gruppi minerari”

 

Il fatto che Soros sia piùcoinvolto nella gestione del patrimonio di famiglia come non accadeva dal 2007, quando aveva annusato problemi nel settore immobiliare che poi gli garantirono guadagni da oltre un miliardo di dollari, dimostra come il suo outlook sia più cupo di quello di altri a Wall Street. La sua visione della congiuntura globale è peggiorata negli ultimi sei mesi sulla scia di un'economia in rallentamento in Cina e al palo in Europa. E se è vero che l'azionario Usa sta tornando verso livelli record dopo il peggiore inizio anno di sempre e quello cinese si è stabilizzato, Soros resta scettico sull'economica a Pechino. In una email al quotidiano finanziario, l'investitore ha spiegato che «la Cina continua a soffrire una fuga dei capitali e sta esaurendo le sue riserve di valuta estera».

Per lui la seconda economia al mondo «sta facendo i conti con conflitti interni alla leadership politica e negli anni a venire questo renderà più difficile la sua capacità di gestire questioni di tipo finanziario». Soros teme il formarsi di una spirale deflattiva che possa arrivare a farsi sentire in Usa e nel resto del mondo. E poi non esclude un collasso dell'Unione europea a causa della crisi migranti, di continue sfide in arrivo dalla Grecia e dalla potenziale Brexit. «Se il Regno Unito lascia (l'Unione europea), potrebbe fare scattare un esodo generale e a quel punto la disintegrazione dell'Ue diventerebbe praticamente inevitabile». In un'intervista alla Cnbc, Icahn ha spiegato che le scommesse bearish di Soros hanno senso. Senza entrare nello specifico, l'investitore ha spiegato: «Non credo che si possano avere tassi vicini allo zero per molto tempo senza avere bolle che esplodono». Secondo lui la politica monetaria accomodante ha gonfiato artificialmente il mercato azionario.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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