
Jean-Pierre Mustier è stato nominato nuovo amministratore delegato della banca. La designazione da parte del cda è arrivata all’unanimità dopo il via libera del comitato nomine. Francese, 54 anni, Mustier era già stato a capo del Corporate & investment banking del gruppo di Piazza Cordusio e succede a Federico Ghizzoni. Già ieri sera si era capito che per la nomina del nuovo consigliere delegato di UniCredit sarebbe stata semplicemente questione di ore. Mustier avrebbe superato sul filo di lana l’attuale vice direttore generale Gianni Franco Papa e un altro italiano, probabilmente un ulteriore nome interno come Carlo Vivaldi.
Mustier, un passato come amministratore delegato dell’asset management di Société Générale (nel periodo dello scandalo legato al trader Jerome Kerviel) è uscito da UniCredit a fine 2014 e da allora è stato partner di Tikehau Capital, fondo di private debt transalpino. Il suo nome è sempre stato in pole position negli ultimi tempi, grazie soprattutto alla conoscenza diretta del gruppo e insieme all’esperienza maturata nel mercato dei capitali (non secondaria nel caso in cui UniCredit dovesse a breve rivolgersi per un eventuale aumento): due elementi che avrebbero compensato l’handicap della «non italianità».
Forte dell’appoggio degli azionisti esteri - dal blocco tedesco agli arabi, i fondi - e di CrTorino, Mustier ha dovuto attendere anche il via libera della vigilanza della Banca centrale europea (Bce), che già ieri sembrava l’ultimo ostacolo da superare nella corsa . UniCredit ha quindi messo fine alla ricerca del nuovo ceo che si protraeva da oltre 40 giorni e che destava preoccupazione anche nelle alte sfere della politica (il premier Matteo Renzi stesso era intervenuto ieri ricordando che UniCredit è una grande banca «e i suoi soci sono consapevoli che c'è bisogno di una guida stabile e solida») visto il delicato momento attraversato dal settore finanziario a livello internazionale.
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