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Fastweb esce da Metroweb Venduta la quota del 10,6%

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Fastweb esce da Metroweb Venduta la quota del 10,6%

Alberto Calcagno,  ad Fastweb (Ansa)
Alberto Calcagno, ad Fastweb (Ansa)

Un’operazione da 80 milioni di euro «in linea con la valorizzazione attuale riconosciuta dall’offerta presentata da Enel per l’acquisizione del 100% di Metroweb Italia Spa». Swisscom Italia, capogruppo di Fastweb, ha comunicato di aver siglato l’accordo per la cessione del suo 10,6% in Metroweb Milano a Metroweb Italia che finirà per essere fusa con Enel Open Fiber. Prima della fusione la capogruppo Metroweb (controllata da Cdp e F2i) ha dunque rilevato questa quota di minoranza presente nella controllata Metroweb Milano.

Il gruppo elvetico che in Italia opera con Fastweb aveva un diritto di gradimento/veto valido fino a marzo dell’anno prossimo sulle modifiche dell’azionariato di Metroweb, sia a livello di Metroweb Milano dove è azionista con il 10,6%, sia a livello di holding. Di fatto, questo vincolo contrattuale ha finito anche per essere anche l’ultimo nodo da sciogliere per la cessione di Metroweb a Enel Open Fiber. «Con la vendita verranno a decadere i patti parasociali che attribuivano a Swisscom Italia alcuni diritti minoritari» aggiunge la nota precisando che «il regolamento dell’operazione, il cui closing rimane soggetto all’approvazione della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, è previsto per questo autunno».

Insomma, per Fastweb si chiude un periodo di 4 anni di presenza nel capitale di una società nata 15 anni fa a Milano da una joint venture tra l’allora Aem (ora A2a) ed E.biscom e che ha portato il capoluogo lombardo in cima fra le città più cablate d’Europa. «Swisscom ha ritenuto favorevole l’attuale momento di mercato per liquidare la propria partecipazione. Rimangono in essere i rapporti commerciali che legano Fastweb a Metroweb Spa».

In fondo l’enterprise value, all’epoca era di 450 milioni. L’offerta di Telecom e quella poi risultata vincente di Enel hanno spinto questo valore oltre gli 800 milioni. Alla fine su Metroweb l’ha spuntata Enel che ha valorizzato Metroweb 814 milioni. Dall’incorporazione di Metroweb in Eof nascerà il nuovo veicolo, rispetto al quale F2i Sgr avrà un’opzione per entrare (da esercitare entro ottobre) mediante l’acquisizione del 30% del capitale della newco che sarà controllata congiuntamente da Enel e Cdp Equity anche nel caso in cui F2i tornasse in campo. Nel complesso Enel Open Fiber e Metroweb si sono date l’obiettivo di estendere la banda ultralarga a 250 città nelle aree A e B, con 3,7 miliardi di euro, tra il 2016 e il 2021, per un totale di circa 9,5 milioni di abitazioni.

Fastweb aveva anche trattato con Enel Open Fiber per un accordo che alla fine però non si è concretizzato. Nell’ultima settimana di luglio invece la controllata italiana di Swisscom e Telecom hanno reso nota una loro intesa che ha portato alla nascita della società Flash Fiber. La joint venture tra Telecom (80%) e Fastweb (20%) si è data l’obiettivo di portare la fibra, rete e verticali, in 29 città italiane. La previsione è di collegare 3 milioni di abitazioni in Ftth (fibra fino a casa) entro il 2020 e di farlo portando la velocità a 1 Gigabit al secondo. Flash Fiber, a quanto risulta al Sole 24 Ore, sta poi studiando ulteriori possibili collaborazioni fra i due operatori sia sulle gare Infratel – per portare la banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato – sia sul Fttc (fibra fino al cabinet) rendendolo più competitivo con il «vectoring multioperatore».

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