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Acciaio, in Cina un colosso che sfida ArcelorMittal

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fusione baosteel-wuhan

Acciaio, in Cina un colosso che sfida ArcelorMittal

(Afp)
(Afp)

La Cina è a un passo dalla creazione di un gigante dell’acciaio, superato nel mondo solo da ArcelorMittal. Baosteel e Wuhan Iron & Steel(Wisco) hanno effettivamente annunciato la fusione che il mercato aveva dato per imminente tre mesi fa, quando i due gruppi avevano avviato un «piano congiunto «ristrutturazione strategica» (si veda il Sole 24 Ore del 28 giugno).

L’operazione - che prevede l’emissione di nuove azioni da parte di Baosteel per rilevare Wisco - dev’essere ancora approvata dal governo. Ma ormai sembra cosa fatta. Anche perché è proprio Pechino a spingere da anni per una maggiore concentrazione nell’industria siderurgica del paese.

Il disegno finale, secondo nuove indiscrezioni raccolte ieri da Bloomberg, prevederebbe la creazione di un megagruppo nel Sud della Cina - quello costituito per l’appunto da Baosteel e Wisco - e un altro ancora più grande nel Nord, dall’aggregazione tra Hebei Group, oggi primo produttore cinese, e Shougang Group.

Sempre ieri, il vice-presidente della China Iron & Steel Association (Cisa), Chi Jingdong, ha detto che la priorità del governo è ora quella di spingere per la fusione tra Anshan Steel e Benxi Steel, che si tenta senza successo dal 2005.

Baosteel e Wisco insieme producono oltre 60 milioni di tonnellate di acciaio l’anno, contro i 97 milioni di Arcelor. Henei-Shougang avrebbe un output di 76 milioni di tonnellate.

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