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FEDERAL RESERVE

Fed, slitta ancora la stretta Usa sui tassi ma arriverà presto. Yellen: possibile in dicembre

NEW YORK - Nessuna svolta, nessuna sorpresa. La Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi di interesse allo 0,25-0,50%, rinviando una nuova stretta, soltanto la seconda dallo scorso dicembre, ai mesi prossimi. E i mercati hanno reagito con un sospiro di sollievo, spedendo gli indici di borsa in rialzo di circa mezzo punto percentuale. La novità principale nella presa di posizione della Fed va cercata nella reintroduzione di un giudizio «equilibrato» sui rischi dell'economia. «I rischi di breve termine per l'outlook appaiono in linea di massima in equilibrio«, si legge, una affermazione che lascia la porte aperta a una stretta nei prossimi vertici, più probabilmente a dicembre.

Secondo il Fomc infatti «le condizioni per un rialzo dei tassi si sono rafforzate», ma ha «deciso, per il momento, di aspettare ulteriori prove del progresso continuo verso i suoi obiettivi» di piena occupazione e stabilità dei prezzi. La presidente della Fed, Janet Yellen, ha ribadito il concetto nella conferenza stampa successiva all’annuncio, spiegando che si aspetta un rialzo quest’anno se l’economia si manterrà sulla rotta attuale.

L’EVOLUZIONE DEI TASSI AMERICANI
Fed Fund, in % (Fonte: Fed)

La decisione ha messo in evidenza anche le crescenti tensioni e divisioni dentro la stessa Banca centrale sul da farsi. Ben tre esponenti del Federal Open Market Committee hanno espresso aperto dissenso nei confronti della maggioranza. I tre dissidenti, le voci più aggressive dei falchi che avrebbero voluto un rialzo immediato del costo del lavoro giudicando l'economia abbastanza forte da reggerlo, sono i governatori della sede di Kansas City Esther George, di Cleveland Loretta Mester e di Boston, la colomba diventata falco Eric Rosenberg.

Nell'aggiornare le previsioni economiche, i vertici della Fed hanno ridimensionato le stime di crescita di lungo periodo, scese all'1,8% dal 2 per cento calcolato a giugno. Ha previsto che i tassi a lunga si assesteranno al 2,9%, meno del 3% in passato indicato. L'outlook lascia presupporre solo una stretta nel 2016, due l'anno prossimo e tre ciascuno nel 2018 e 2019, una frenata nel passo dei rialzi rispetto a giugno.

Il costo del denaro è stato cambiato l'ultima volta nel dicembre 2015. In quell'occasione la Fed annunciò la prima stretta monetaria dal giugno 2006 avviando così la normalizzazione della sua politica monetaria accomodante, senza però dar seguito a quella prima mossa. Il rialzo dei tassi - fino ad allora fermi al minimo storico a cui furono portati nel dicembre del 2008 sulla scia della peggiore crisi finanziaria dagli anni '30 del secolo scorso - fu di 25 punti base.

L’EVOLUZIONE DEL TASSI AMERICANI / 2
Andamento dal 1954. Dati mensili in % (Fonte: FED)

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