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Milioni di conti falsi, l’ad di Wells Fargo perde bonus da 41 milioni…

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BANCHE USA

Milioni di conti falsi, l’ad di Wells Fargo perde bonus da 41 milioni $

L’ad di Wells Fargo John Stumpf (Reuters)
L’ad di Wells Fargo John Stumpf (Reuters)

La terza banca americana finisce nella bufera per uno scandalo di conti correnti aperti illegalmente e il suo amministratore delegato perde un maxi-bonus. Wells Fargo ha avviato un'indagine interna sullo scandalo dei 2 milioni di conti illegali aperti all'insaputa dei suoi clienti. E annuncia che l'amministratore delegato John Stumpf non riceverà il bonus per il 2016 e perderà un premio in azioni valutato 41 milioni di dollari. All'ex chief operating officer Carrie Tolsted non verrà pagata la buonuscita e non verrà riconosciuto il resto dei premi in azioni per 19 milioni di dollari. Per Stumpf e gli altri manager non sono escluse ulteriori azioni.

La decisione arriva a poche ore dalla nuova audizione di Stumpf in Congresso, questa volta alla Camera, dopo che la scorsa settimana è stato travolto dall'ira dei senatori. «I direttori indipendenti del consiglio di amministrazione hanno lanciato un'indagine indipendente sulle pratiche della banca retail» si legge in una nota. Il riferimento è ai milioni di conti illegali aperti - per i quali sono stati licenziati 5.300 dipendenti della banca - per centare gli obiettivi commerciali fissati dai vertici della banca. Ma proprio i dipendenti hanno accusato l'istituto e i suoi capi, gettando luce sulle pratiche non etiche usate. I banchieri parlano di quote fissate per l'apertura di conti falsi e del licenziamento di chi non le rispettava. I dipendenti, è l'accusa, venivano addestrati ad aprire conti falsi; i vertici della societa' ne erano a conoscenza.

Una versione opposta a quella offerta dall'amministratore delegato che, in Senato, ha assicurato che non si trattava di un'operazione orchestrata. «Siamo profondamente preoccupati dell'accaduto», afferma Stephen Sanger, direttore indipendente del consiglio di amministrazione, assicurando un'indagine approfondita al termine della quale «prenderemo le azioni appropriate e rivedremo le modalità in modo che non si ripeta un simile caso». La banca di San Francisco il mese scorso aveva già accettato di pagare una sanzione di 190 milioni di dollari alle autorità di regolamentazione in relazione alla vicenda.

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