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Borse, Milano positiva con le banche. Bene UniCredit, giù Bpm

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La giornata dei mercati

Borse, Milano positiva con le banche. Bene UniCredit, giù Bpm

(Reuters)
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Andamento titoli
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Le Borse europee (qui l'andamento dei principali indici) aprono nel segno dell’incertezza una settimana che ruoterà attorno all’appuntamento di giovedì con il consiglio direttivo della Bce, da cui il mercato attende indicazioni sull’avanzamento del programma di quantitative easing. Se la maggior parte dei listini principali ha terminato la giornata in ribasso, Piazza Affari ha guadagnato in controtendenza lo 0,23% sul FTSE MIB, sostenuto dalla seduta brillante del settore assicurativo (+2,1% il sottoindice Ftse Italia Insurance) e dagli ordini di acquisto su gran parte dei titoli bancari (+1,2% il Ftse Italia Banks).

A mettere sotto i riflettori i bancari è stato il via libera definitivo, arrivato dalle assemblee di sabato, alla fusione tra Banca Pop Mi e Banco Popolare: i titoli dei due istituti direttamente interessati hanno vissuto una giornata a due facce (+0,78% il Banco ma -3,02% Bpm, andamento che ha avvicinato il valore dei titoli al concambio previsto dal progetto di fusione), ma a mettere le ali sono stati in primo luogo Bper (+2,11%) e Credito Valtellinese (+8,63%), che la speculazione indica come i probabili prossimi candidati a un’operazione di m&a.

Wall Street ha chiuso in calo spinta al ribasso in attesa della diffusione elle trimestrali di alcun grandi aziende e delle decisioni della Bce. Il Dow Jones ha perso lo 0,29% a quota 18.086,40; il Nasdaq ha ceduto lo 0,27% a 5.199,82 punti.

Realizzi su Banco-Bpm dopo ok soci a nozze

A Piazza Affari, occhi puntati su Banco Popolare-Bpm : sul Banco sono scattati i realizzi su dopo un avvio vivace seguito al via libera degli azionisti alla fusione con la Popolare di Milano. Il titolo dell'istituto veronese, protagonista di un +14% circa nella scorsa settimana e in rialzo fino al 4% in mattinata, ha azzerato il rialzo ed è anche stato sospeso in asta di volatilità. In netto calo le Bpm, anch'esse sospese, per parte della seduta. Il movimento combinato dei due titoli comunque porta ad avvicinare significativamente i valori di concambio previsti per la fusione dopo l'approvazione dell'operazione da parte delle rispettive assemblee degli azionisti avvenuta nel week end: la divergenza si è ristretta dal 5,8% all'attuale 1% circa. All'efficacia della fusione, gli azionisti del Banco Popolare riceveranno una azione della nuova capogruppo per ogni azione detenuta, mentre quelli di Bpm riceveranno una azione della nuova capogruppo per ogni 6,386 azioni Bpm detenute.

Generali tra i preferiti di Kepler, Unipolsai guida il Ftse Mib

In evidenza sul Ftse Mib anche Telecom Italia che sfrutta la raccomandazione positiva degli analisti di Barclays: il broker inglese guarda in particolare alle prospettive di recupero del mercato brasiliano dove Telecom è tra i principali operatori con Tim Partecipacoes. In prima fila gli assicurativi Unipolsai e Generali ques'tultima inserita dagli analisti di Kepler Cheuvreux nella lista dei preferiti.

Sale Unicredit: confermate le trattative con Pzu per cedere asset in Polonia

Ha guadagnato terreno Unicredit che ha confermato le trattative con Pzu Sa and Polski Fundusz Rozwoju per una eventuale transazione sulla sua controllata polacca Pekao precisando tuttavia che non c'è certezza sull'esito delle trattative.

Secondo gli ultimi rumors, le trattative vertono sul 30% di Pekao ad un prezzo di circa 2,5 miliardi di euro. Un'operazione così delineata, secondo alcuni broker, dovrebbe generare un beneficio in termini di common equity tier 1 di circa 50 punti base. Secondo Mediobanca Securities, per quanto Pekao sia un istituto con un ritorno sul capitale tangibile rilevante, una esposizione a un sistema bancario in crescita e con una buona qualità degli asset potrebbe essere
sacrificata per ridurre le dimensioni dell'aumento di capitale necessario per Unicredit. Bene Atlantia che ha annunciato venerdì sera il pagamento a novembre di un anticipo sul dividendo 2016 per 0,44 euro per azione.

Leonardo Finmeccanica ai massimi da un mese
Leonardo - Finmeccanica conferma la fase di recupero in Borsa toccando i massimi da un mese circa sopra quota 10,3 euro grazie all'avanzamento dei contatti con Airbus per il riassetto della jv dei missili Mbda. Il numero uno di Airbus Tom Enders - parlando con Il Sole 24 Ore - ha definito «colloqui costruttivi» i contatti tra le due aziende su Mbda. Di recente anche Mauro Moretti, a.d. di Leonardo, aveva confermato i colloqui su Mbda di cui ha il 25% mentre gli altri due partner (Airbus e Bae Systems) detengono il 37,5% ciascuno.

Mps in rimonta, nuova proposta Passera per rafforzare il capitale

Prosegue il recupero del Monte dei Paschi di Siena che, mentre continua l'esame del piano industriale da approvare nella seconda parte di ottobre, ha ricevuto una nuova proposta da parte di Corrado Passera per il rafforzamento patrimoniale. Il piano 2 dell'ex a.d. di Intesa Sanpaolo, che già in estate si era

fatto avanti, dovrebbe contemplare il ricorso a nuovo capitale per circa 5 miliardi
con l'intervento di nuovi investitori, secondo il Financial Times con il coinvolgimento di Atlas Merchant Capital veicolo dell'ex ceo di Barclays Bob Diamond, che si impegnerebbero complessivamente per circa 2-2,5 miliardi di euro e con un aumento di capitale sul mercato limitato a 1-2 miliardi di euro. A questo si aggiungerebbe la conversione di bond subordinati in capitale per circa 1,5 miliardi di euro.

Ferragamo giù, per Equita debolezza da turismo e Usa in III trimestre

Dietrofront di Salvatore Ferragamoin Borsa dopo l'incremento di oltre
il 3% messo a segno nelle ultime quattro sedute . Secondo alcuni trader scontano la raccomandazione negativa emessa da Equita sim che ha tolto il giudizio "buy" per passare a un più cauto "hold" in vista della prossima trimestrale. Secondo gli analisti infatti i numeri del periodo luglio-settembre, che saranno comunicati il prossimo 14 novembre, dovrebbero confermare il miglioramento nelle vendite retail, a parte sul mercato giapponese, ma anche segnalare un forte rallentamento nel canale wholesale a causa delle minori vendite del travel retail e del persistenti difficoltà nei negozi negli Stati Uniti.
Al di là di questi fattori, sottolineano gli analisti, "l'equity story" di Ferragamo resta valida anche la solidità dei fondamentali dell'azienda è già da ritenersi valutata negli attuali prezzi di Borsa che sono anche a premio rispetto agli altri gruppi del comparto.

Corre Anima: i soci Poste e Bpm non rinnoveranno patto di sindacato
Rialzo intorno al 3% per Anima Holding dopo che Poste Italianeha comunicato di aver disdettato il patto parasociale esistente con Bpm sul capitale della società di risparmio gestito che andrà quindi a scadenza nell'aprile 2017. Brillante Mondadori.
Nel resto d'Europa male i media e i titoli del settore viaggi, bene le banche. A Parigi in luce Peugeot che ha annunciato di essere in trattative esclusive per acquisire il rivenditore di auto specializzato nelle vendite su internet AramisAuto.

Euro/dollaro resta sotto quota 1,10
Sul mercato dei cambi, euro in lieve rafforzamento ma sempre sotto quota 1,10 dollari: la moneta unica è indicata a 1,0995 dollari (da 1,0974 venerdì in chiusura) e a 114,34 yen (114,31), mentre il rapporto dollaro/yen è a 103,99 (104,16). Cede qualche posizione ancora la sterlina, indicata a 1,2174 dollari (1,2193) e a 0,9033 per un euro (0,9001).

Petrolio in calo sotto quota 50 dollari, Iran aumenta produzione

Debole, infine, il prezzo del petrolio: il future novembre sul Wti cede l’1,47% a 49,61 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent scende dell’1,41% a 51,22 dollari.

L'Iran ha annunciato che aumenterà la sua capacita' di produzione di
petrolio a 4 milioni di barili al giorno da ora a marzo prossimo. "La nostra capacità di produzione - ha dichiarato il ministro iraniano del Petrolio, Bijan Namdar Zanganeh - era di 3,8 milioni di barili al giorno nella prima parte
dell'anno: la porteremo a 4,03 milioni d'ora in avanti. Secondo il ministro la capacita' di produzione dell'Iran raggiungerà i 4,6 milioni di barili al giorno in cinque anni. A fine settembre l'Opec, riunito ad Algeri, ha deciso
di ridurre la produzione per sostenere i corsi. Ma tre Paesi, l'Iran, la Libia e la Nigeria, sono stati autorizzati a produrre a livelli ragionevolmente più elevati.

Sale il rendimento del BTp, spread si allarga a 141 punti base

Quanto ai titoli di Stato, seduta negativa per i BTp: il decennale ha perso terreno sotto il peso delle vendite e la risalita dei rendimenti provoca un allargamento dello spread nei confronti dei Bund. Il BTp ha chiuso infatti con un rendimento dell'1,47% (dal riferimento precente di 1,44% ) e lo spread con i Bund di pari scadenza si è aperto a 141 punti base (da 138).

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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