È pace (quasi) fatta tra Gazprom e la Commissione europea. Il gigante russo del gas sta mettendo il «tocco finale» alla proposta di accordo che a breve potrebbe mettere fine all’inchiesta avviata 4 anni fa dall’Antitrust Ue.
A rassicurare su una possibile soluzione negoziale della vicenda - che consentirebbe a Gazprom di scampare una multa di oltre 10 miliardi - è il vicepresidente della società russa, Alexander Medvedev, che ieri accompagnato dal viceministro dell’Energia Anatoly Yanovsky ha avuto un lungo colloquio a Bruxelles con la commissaria alla Concorrenza Margarethe Vestager.
Anche quest’ultima conferma che siamo alle battute finali: «Ora tocca a Gazprom presentare formalmente gli impegni con cui si adegua agli obiettivi della Commissione». Vestager resta comunque molto cauta: «Tutte le opzioni restano sul tavolo», ha avvertito, compresa l’applicazione delle sanzioni. E anche in caso di accordo la Ue intende sondare i consumatori prima di renderlo vincolante.
Secondo le ultime indiscrezioni di stampa, tra le concessioni offerte da Gazprom c’è la cancellazione dai contratti del divieto a riesportare il gas russo. Anche sul fronte dei prezzi, già in gran parte sganciati dal petrolio, potrebbe essere introdotta più flessibilità.
Bruxelles, scrive il Wall Street Journal, sarebbe d’altra parte pronta a concedere un maggior utilizzo di Opal, gasdotto tra la costa tedesca del Baltico e la Repubblica Ceca, cruciale perché Gazprom possa procedere col raddoppio di Nord Stream. Fonti Reuters sostengono tuttavia che proprio questo progetto potrebbe essere cancellato dal cda il 9 novembre.
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