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Volkswagen, l’utile corre a quota 2,3 miliardi nel terzo…

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Alzati gli obiettivi su fatturato 2016

Volkswagen, l’utile corre a quota 2,3 miliardi nel terzo trimestre

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Nel terzo trimestre il gruppo Volkswagen ha registrato un utile netto per 2,3 miliardi di euro, rispetto a una perdita per 1,73 miliardi un anno prima legata agli accantonamenti per lo scandalo Dieselgate sulle emissioni manipolate. Lo comunica la casa tedesca. La cifra è all'incirca in linea con le stime degli analisti. L'utile operativo prima di voci straordinarie è salito del 17% a circa 3,75 miliardi, un risultato migliore delle attese. Il gruppo ha confermato il target 2016 di un rendimento operativo prima di voci straordinarie tra il 5 e il 6% (6% nel 2015), mentre si è mostrato più ottimista per il fatturato in quanto prevede adesso «di poter raggiungere» la cifra del 2015, mentre in precedenza aveva previsto una flessione fino al 5%. Alla Borsa di Francoforte i titoli della casa di Wolfsburg stanno guadagnando il 2% dopo due ore dall'inizio delle contrattazioni.

Accantonamenti per Dieselgate pesano per 400 milioni
Il gruppo ha precisato che sulla redditività del terzo trimestre hanno pesato accantonamenti per il Dieselgate per 400 milioni di euro. Il marchio Volkswagen, pesantemente colpito dal Dieselgate, ha contribuito per soli 300 milioni di euro all'utile operativo, rispetto a 801 milioni un anno prima. Lo scandalo sulle emissioni manipolate ha pesato anche sulla divisione Audi, che ha registrato nel periodo oneri finanziari per 620 milioni, legati in parte anche agli airbag difettosi del fornitore giapponese Takata. Sempre nel terzo trimestre le vendite del gruppo sono salite del 4,4% a 2,45 milioni di unita', il fatturato è cresciuto dell'1% a quasi 52 miliardi e l'utile prima delle imposte è salito a 3,35 miliardi, da un rosso di 2,52 miliardi un anno prima. Per la divisione Automotive il cash flow netto è pari a 2,37 miliardi, da 7,12 miliardi. Nei nove mesi a fine settembre le vendite del gruppo sono salite del 2,9% a oltre 7,65 milioni di unità, il fatturato era quasi stabile (-0,2%) a 159,93 miliardi, l'utile netto è balzato del 48,2% a oltre 5,91 miliardi e l'utile operativo prima di fattori straordinari è salito del 10,5% a 11,3 miliardi. Per la divisione Automotive la liquidità netta a fine settembre è cresciuta a oltre 31,11 miliardi (+12,1% su base annuale). Il presidente del consiglio di gestione, Matthias Mueller, ha rilevato che l'andamento dei 9 mesi dimostra «la forza operativa dell'alleanza dei brand del gruppo, una base robusta su cui intendiamo portare avanti la nostra trasformazione da costruttore di auto a fornitore di mobilità sostenibile. Il nostro piano Together-Strategy 2025 indica chiaramente come avverrà questo passaggio. Il gruppo Volkswagen resta assolutamente operativo malgrado le pressioni attuali».

Il direttore finanziario Frank Witter ha aggiunto: «Malgrado le grandi sfide e l'impatto negativo della questione diesel il gruppo resta su una solida base finanziaria. La nostra liquidità netta ci consente la stabilità finanziaria per essere attivi nella creazione del futuro della mobilità facendo fronte al contempo alle ripercussioni finanziarie della questione diesel e agli investimenti richiesti per rispettare le norme sulle emissioni CO2 e lo sviluppo di nuove tecnologie».

Stima lieve aumento per consegne 2016 e crescita volumi in Cina
Il gruppo Volkswagen stima «un lieve aumento delle consegne malgrado condizioni di mercato difficili con un aumento dei volumi in Cina». Così il costruttore tedesco nella nota con i risultati trimestrali. Considerando i diversi brand del costruttore tedesco, nei nove mesi Volkswagen Passengers Cars ha segnato vendite per 3,2 milioni di unità, da 3,3 milioni un anno prima, con un utile operativo quasi dimezzato a 1,1 miliardi di euro (da 2,2 miliardi) a causa del calo dei volumi, di sfavorevoli effetti di cambio e maggiori costi di marketing legati «alla questione emissioni» (Dieselgate). Per Audi le vendite nei nove mesi sono salite dello 0,7% a 1,2 milioni di unità e l'utile operativo prima di voci straordinarie, pari a 3,9 miliardi, era in linea con i 4 miliardi di un anno prima. Skoda ha accresciuto le vendite a 606mila unità e ha registrato un utile operativo migliorato del 28,1% a 940 milioni, mentre le vendite di Seat erano in linea con l'anno prima a 400mila e l'utile operativo è salito a 137 milioni (da 125 milioni). Bentley ha aumentato le vendite del 6,1% e ha registrato un utile operativo per 54 milioni (da 57 milioni) e Porsche un progresso del 5% delle vendite a 177mila unità e un utile operativo in rialzo del 12,2% a 2 miliardi. Infine i Veicoli commerciali Volkswagen hanno venduto 342mila unità con un utile operativo salito di 72 milioni a 392 milioni, i camion Scania vendite per 60mila unità e un utile operativo per 802 milioni (da 748 milioni) e i Veicoli commerciali di Man vendite per 74mila unità e un utile operativo prima di voci straordinarie salito a 204 milioni (da 52 milioni).

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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