
«Vogliamo aiutare Alitalia ad uscire dalla difficile situazione in cui si è venuta a trovare con la disastrosa partnership di Etihad. Diventare azionisti della compagnia? In futuro mai dire mai, ma al momento non è sul tavolo». Il Ceo della compagnia irlandese Ryanair, Michael O'Leary a Milano Malpensa per festeggiare il primo anno dall'avvio dei voli dall'aeroporto lombardo, ammette di avere incontrato più volte il Ceo di Alitalia, Cramer Ball («è una persona in gamba»). Un dato è certo: costruire una nuova compagnia low cost in Italia ha poco senso industriale anche per le difficoltà sindacali : «Sarebbe in grado di competere con Ryanair? Noi offriamo tariffe a 9,9 euro. Può farlo Alitalia? Non credo».
O'Leary, in una intervista al Sole 24 Ore, ha detto che Alitalia ce la può fare, ma deve guardare in faccia la realtà. A cominciare dalla rottura dell'accordo con Air France-Klm: «Fanno il loro interesse, portando passeggeri ai loro hub per poi farli proseguire per destinazioni a lungo raggio. Alitalia deve fare il contrario: valorizzare i suoi hub e da qui fare partire i passeggeri che potrebbero proseguire verso destinazioni intercontinentali, quelle profittevoli per la compagnia aerea. Noi possiamo aiutare Alitalia con accordi di feederaggio sui voli domestici e internazionali come stiamo facendo con Norwegian Air per i voli da Barcellona e da Londra Gatwick che dovrebbero iniziare ad operare da maggio e con Air Lingus».
La compagnia del Golfo Etihad ha tentato di entrare in Europa attraverso accordi di partnership con compagnie locali da Alitalia, alla tedesca Air Berlin, alla svizzera Darwin Airlines, alla irlandese Aer Lingus e Air Serbia, ma finora il modello di business non ha dato i risultati sperati: di recente Air Berlin ha stretto un accordo con Lufthansa mettendo a disposizione della leading company aerei in leasing, accordo contro il quale Ryanair ha fatto appello all'autorità per la concorrenza tedesca: «È un take over mascherato, siamo ricorsi alle autorità e attendiamo la decisione entro la fine del mese», ha detto il Ceo.
Il modello low cost di Ryanair continua a macinare risultati nonostante la debolezza della sterlina e le incertezze dovute alla Brexit: dopo la revisione al ribasso dei profitti, il bilancio 2016 che chiuderà a marzo, prevede utili per 1,3 miliardi di euro da 1,2 miliardi di euro dello scorso anno, con passeggeri in crescita del 12% a 119 milioni e con l'obiettivo di arrivare a 200 milioni entro entro il 2024. In Italia dove O'Leary ha elogiato il governo italiano per avere annullato l'aumento delle tariffe aeroportuali, prosegue la crescita con la nuova base di Napoli e il rafforzamento della presenza su Milano Malpensa dove sono stati annunciati 7 nuove rotte portando il totale a 16 che permetteranno di trasportare 1,7 milioni di passeggeri l'anno, creare 1.300 posti di lavoro e aumentare la capacità del 50 per cento.
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