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La Cina indaga sulle acquisizioni estere (compresa quella del Milan)

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troppi debiti per le banche

La Cina indaga sulle acquisizioni estere (compresa quella del Milan)

Il presidente del gruppo Wanda Wang Jianlin (Afp)
Il presidente del gruppo Wanda Wang Jianlin (Afp)

La China banking regulatory commission (Cbrc) ha chiesto alle banche cinesi di rendere nota la loro esposizione debitoria con i più grandi gruppi cinesi attivi all’estero per le ultime acquisizioni milionarie. Compresa la più recente che riguarda l’acquisto del Milan. L’agenzia statale che regola il settore bancario in Cina ha messo sotto il faro le operazioni all’estero del gigante dell’entertainment Dalian Wanda, del gruppo assicurativo Anbang, del conglomerato Hna group, del fondo d’investimento Fosun international e di Mr Li, neo proprietario del Milan, per il suo Zhejiang Rossoneri Investment, veicolo utilizzato per acquisire il club rossonero ceduto dalla famiglia Berlusconi.

Crollo in Borsa
I titoli delle società quotate (Anbang non è in Borsa) ieri hanno avuto un crollo dopo la diffusione della notizia che è stata confermata ufficialmente dal governo cinese. Pochi giorni fa in un discorso a Shanghai, il governatore della banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan, aveva tracciato la strada: «L’esperienza della crisi finanziaria mondiale ci dice che la nostra prima priorità è quella di mantenere le istituzioni finanziarie in buona salute. Non possiamo tollerare fenomeni pericolosi come l’uso eccessivo della leva finanziaria, capitali bassi e non performing loans». Nel 2003, il governo cinese aveva già ricapitalizzato le banche in difficoltà per le eccessive sofferenze bancarie, le pratiche poco chiare di gestione e aveva creato in quell’occasione la China banking commission, come agenzia indipendente per regolare il settore bancario ed evitare il far west.

Sempre più shopping all’estero
Negli ultimi anni lo shopping all’estero si è intensificato. E con esso i timori di un riscaldamento del settore del credito che potrebbe preludere a una vera e propria bolla del credito. Nell’ultimo anno e mezzo le aziende cinesi all’estero hanno acquistato società in ogni settore, e sono in molti casi entrate nel capitale sociale con una partecipazione azionaria, per una cifra che ha superato i 56 miliardi di dollari di investimento.

La Cbrc vuole sapere dalle banche cinesi a quanto ammonta la loro esposizione nelle acquisizioni dei grandi gruppi messi sotto la lente. Questo per quanto concerne solo gli investimenti overseas, nell’immobiliare, nei cinema, nelle catene di hotel internazionali e nel turismo, nel business dell’entertainment e nelle squadre di calcio più conosciute come, appunto, quella ultima del Milan.

Leva finanziaria molto aggressiva
Solo Hna ha annunciato l’acquisto di asset per 30 miliardi lo scorso anno, dalle azioni per la catena degli Hotel Hilton, fino alla partecipazione in SkyBridge Capital e Deutsche Bank. Wanda ha speso oltre 10 miliardi di dollari, compreso l’acquisto della società cinematografica di Hollywood Legendary Entertainment, l’acquisto della società che organizza gli Ironman, partecipazioni nell’Atletico Madrid. Fosun ha acquisito il Club Med e il Cirque du Soleil. «L’uso della leva finanziaria da parte di queste società è molto aggressivo», ha commentato Yin Ming, di Baptized Capital, società di investimento di Shanghai. Il faro sulle banche per l’esposizione debitoria eccessiva è arrivato dopo lo scandalo finanziario che la scorsa settimana ha portato all’arresto del numero uno di Anbang, Wu Xiaohui per le sue acquisizioni facili all’estero. Il manager è accusato di presunta manipolazione di mercato e di «crimini economici» .

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