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Alibaba raddoppia sulla ricerca in AI: 15 miliardi e otto nuovi centri per…

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e-commerce e intelligenza artificiale

Alibaba raddoppia sulla ricerca in AI: 15 miliardi e otto nuovi centri per inseguire Amazon e le altre

Jack Ma, presidente di Alibaba Group, durante la Computing Conference ad Hangzhou (Reuters)
Jack Ma, presidente di Alibaba Group, durante la Computing Conference ad Hangzhou (Reuters)

Il gigante cinese dell’e-commerce Alibaba intende raddoppiare la spesa in ricerca e sviluppo (R&S) a 15 miliardi di dollari per costruire otto centri di ricerca all'estero, così da rendersi competitivo con i leader mondiali nel settore del commercio elettronico, della logistica e del cloud. L'Accademia di Alibaba, Damo, aprirà i nuovi centri in Cina, Israele, Stati Uniti, Russia e Singapore assumerà 100 ricercatori per lavorare sull'intelligenza artificiale (AI), il computing quantistico e il fintech, la tecnologia applicata alla finanza.

Il gigante cinese e le sue consociate hanno registrato una rapida espansione l'anno scorso, lanciando così la sfida ad Amazon e alle aziende globali di pagamento online, cloud e logistica. Nel 2016 Alibaba ha investito circa 2 miliardi di dollari per acquisire una quota di maggioranza nel retailer Lazada, di Singapore, creando una rete di hub di commercio elettronico in tutto il Sud-Est asiatico in collaborazione con la consociata Ant Financial, anch’essa cinese.

E ha fatto discutere l’acquisizione da 1,2 miliardi di dollari della americana MoneyGram da parte della stessa Ant Financial, accordo finito sotto il faro del Committee on Foreign Investment in the United States (CFIUS), perché, nel nuovo corso patriottico aperto dal presidente Trump, rappresenterebbe una minaccia alla sicurezza nazionale.

Oltre a un laboratorio di ricerca dedicato alla data science in California, Alibaba, sempre nel 2016, ha aperto nuovi data center in Europa, Stati Uniti, Medio Oriente, Australia, Giappone, India e Indonesia. Obbiettivo, spingere forte sul cloud. Gli investimenti prendono slancio anche perché Pechino attribuisce una grande importanza ai finanziamenti statali nei campi del calcolo quantistico, dell’intelligenza artificiale e dei big data, e opera una forte pressione (che in Cina significa, solitamente, un obbligo) sui governi provinciali, le università, le aziende private e operanti nel settore della difesa, a svolgere un ruolo più importante nello sviluppo di tecnologie avanzate nelle aree in cui la Cina è ancora in ritardo nei confronti dei paesi sviluppati.

Per Alibaba lavorano attualmente 25.000 ingegneri. Lo sforzo finanziario sulla ricerca mira a tagliare il traguardo di due miliardi di clienti entro vent’anni.

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