Bitcoin oltre i 6.600 dollari, il prezzo che sale senza fermarsi dipende dalla decisione del CME Group, la Borsa di Chicago primo exchange mondiale per futures e opzioni? «Probabilmente sì. È sempre difficile spiegare l'andamento del prezzo - scrive Antonio Simeone, algotrader e fondatore di Euklid, su Econopoly - perché la psicologia dei trader bitcoin cambia rapidamente e spesso non è legata alle notizie. Ma è pur vero che con l'ingresso degli hedge fund e degli istituzionali nei future, che Chicago quoterà entro il 2017, il valore potrebbe subire un’ulteriore impennata».
Di motivi specifici alla base del rialzo, in effetti, non ce ne sono, se non la continua attesa che il bitcoin trovi nuovi alleati sul fronte degli investimenti e degli utilizzi. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha sostenuto, per quanto riguarda le criptovalute, che «la tecnologia non è ancora matura per essere presa in considerazione da noi». Ma intanto sul mercato le voci delle ultime settimane secondo cui Goldman Sachs si prepara ad aprire un desk di trading dedicato alle criptovalute e il gigante dell’e-commerce Amazon starebbe pensando in tempi brevi di accettare il bitcoin come mezzo di pagamento, hanno contribuito, se ce ne fosse ancora bisogno, a mettere le ali alle quotazioni.
«La mia opinione - aggiunge Simeone nel suo post - è che il bitcoin avrà sempre una duplice funzione. E non sono d'accordo con chi lo vede come la sola moneta del futuro così come non riflette il mio pensiero chi lo vede come alleato della finanza tradizionale». Sarà bolla? «Non ha senso parlarne - obbietta l’algotrader, che opera a Londra - perché oramai la strada è già segnata. Il bitcoin è un nuovo mondo. Una nuova realtà che si sta affacciando dinanzi ai nostri occhi. Brilla con la sua tecnologia e illumina il vecchio mondo finanziario». Il quale gradualmente lo abbraccia perché, un po’, lo teme.
su ECONOPOLY: Bolla bitcoin o no, la strada è già segnata
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