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Walmart, scacco a Amazon in India: 15 miliardi per Flipkart

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Walmart, scacco a Amazon in India: 15 miliardi per Flipkart

Un merlo vicino al logo di Flipkart, a Bangaluru, India (Reuters)
Un merlo vicino al logo di Flipkart, a Bangaluru, India (Reuters)

Walmart-Amazon, uno a zero. In India. Il consiglio d’amministrazione del primo e-retailer del subcontinente, Flipkart, ha dato disco verde a un accordo per la vendita di circa il 75% della società alla cordata guidata da l gigante di Bentonville, Arkansas, per circa 15 miliardi di dollari, fiche enorme puntata dal player a stelle e strisce sull'espansione internazionale. Una valutazione di 20 miliardi per Flipkart sarebbe decisamente più alta di quella del 2017, quando il calcolo si fermava a 12 miliardi di dollari. Soltanto a inizio settimana la tv indiana CNBC-Tv18 aveva parlato di un’offerta di Amazon per il 60%, più una sostanziosa breakup fee di 2 miliardi. Il titolo Walmart ha messo a segno un guadagno poco isuperiore all’1,5 per cento, a Wall Street.

Il closing sarebbe previsto entro 10 giorni, anche se i termini potrebbero ancora cambiare e un accordo non è ancora certo, hanno dichiarato fonti interpellate da Bloomberg. È probabile che nel colpaccio indiano di Walmart metta lo zampino anche Alphabet, dando così seguito all’alleanza già avviata dalla controllata Google con il colosso Usa della grande distribuzione nell’agosto dell’anno scorso.

Nell'ambito dell'accordo proposto dalla cordata di Walmart, poi, la giapponese SoftBank venderebbe tutta la quota del 20% che detiene in Flipkart, attraverso un fondo di investimento. Un ottimo affare per la multinazionale del Sol Levante, che attraverso il suo fondo Vision ha investito una quota di 2,5 miliardi, oggi lievitata, secondo questi calcoli, a 4 miliardi.

Come parte dell'accordo di Walmart, gli attuali azionisti di Flipkart, i cinesi di Tencent, la sudafricana Naspers e Microsoft dovrebbero mantenere piccole quote. Se l’operazione andasse in porto sancirebbe una clamorosa affermazione di Walmart sulla rivale Amazon, che ha cercato di assumere il controllo di Flipkart con un'offerta concorrente. Il board di Flipkart avrebbe preferito un accordo con Walmart perché potrebbe ottenere più facilmente il via libera dai regolatori indiani, dato che Amazon con il 31% del mercato (contro il 40% di Flipkart) è già il secondo player dell’e-commerce nel subcontinente. Insomma, Amazon sembra sotto scacco, a meno di imprevedibili sorprese dell’ultim’ora.

Se completato, l'accordo darà a Walmart la leadership in un mercato - in rapida crescita - di 1,3 miliardi di persone e la grande chance di rafforzare la propria reputazione online. Il più grande rivenditore brick-and-mortar al mondo ha ingaggiato una lotta che all’inizio sembrava impari contro l’onnipotente Amazon. Ma pare che adesso cerchi di muoversi molto più rapidamente. Di sicuro l'India è il prossimo grande mercato dopo gli Stati Uniti e la Cina, dove i player stranieri hanno finora potuto ben poco contro lo strapotere di Alibaba.

«Flipkart è un tassello chiave in una strategia globale per l’e-commerce», ha commentato Arvind Singhal, presidente della società di consulenza al dettaglio di New Delhi Technopak Advisors. «Walmart chiaramente non vuole restare indietro poiché l'India è un Paese fondamentale». SoftBank ha rifiutato di commentare mentre Flipkart, Walmart e Google non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento.

Amazon, dal canto suo, si sta già espandendo in modo aggressivo nel paese. Il fondatore Jeff Bezos ha impegnato 5,5 miliardi di dollari e il suo referente locale, Amit Agarwal, ha fatto progressi adattando il sito alle condizioni locali. Dopo aver perso la Cina, Bezos vorrebbe davvero vincere in India. Amazon ha guadagnato terreno rapidamente su Flipkart e ha cercato di far saltare l’accordo con Walmart perché rafforzerebbe il rivale indiano. Walmart, da parte sua, può aiutare Flipkart con capitali freschi e decenni di esperienza nella vendita al dettaglio, andando dalla logistica al marketing.

In aprile, Walmart ha accettato di cedere il controllo della sua catena di supermercati nel Regno Unito, Asda, come parte di una strategia globale per dare la priorità ai mercati in crescita più rapida rispetto a quelli più maturi. Walmart ha dato infatti il via libera alla fusione fra Asda e il rivenditore britannico Sainsbury e manterrà una partecipazione del 42% nella nuova società.


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