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Bitcoin, la versione di Warren Buffett: «È veleno per topi al…

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L’oracolo di Omaha a ruota libera

Bitcoin, la versione di Warren Buffett: «È veleno per topi al quadrato»

Warren Buffett si concede l’amata Cherry Coke in una pausa dell’assemblea di Berkshire Hathaway (Ap)
Warren Buffett si concede l’amata Cherry Coke in una pausa dell’assemblea di Berkshire Hathaway (Ap)

L’oracolo di Omaha ha gusti vari, ma le criptovalute a quanto pare proprio non gli piacciono. Warren Buffett, nel corso dell’assemblea annuale dei soci della sua holding Berkshire Hathaway svoltasi nel fine settimana nella sua città natale, ha detto che il Bitcoin è «probabilmente veleno per topi al quadrato». La pensa allo stesso modo il suo partner di sempre, Charlie Munger, secondo cui il trading di valute digitali è «demenza».
Parlando oggi ai microfoni di Cnbc, Buffett ha aggiunto che si tratta «di un asset che di per sé non sta creando nulla. Quando si comprano asset non produttivi, tutto quello su cui si conta è che ci sia qualcuno che paghi di più perché è ancora più entusiasta che un’altra persona» lo sia dopo quel qualcuno.

La passione per l’economia «reale»
Non sorprende che Buffett non sia interessato alle criptovalute, non tanto per la loro recente volatilità, quanto perché lui preferisce aziende semplici e a buon mercato che nel tempo dimostrano di avere valore. E come dimostra il suo maxi investimento in Apple, Buffett non è affatto avverso alla tecnologia. Secondo alcuni, il peggio per Bitcoin e altre valute digitali è ormai passato mentre per altri venti contrari potrebbero tornare a soffiare. Su Coinbase, Bitcoin cede il 3% a 9.300 dollari.

Ottimismo sull’andamento dei mercati
Al contrario, Buffett si è dimostrato piuttosto ottimista sui corsi del mercato azionario. E se dovesse scegliere tra puntare sull’S&P 500 o comprare Treasury a dieci o 30 anni, il famoso investitore ha detto che «non mi ci vorrebbe un nanosecondo» per comprare azioni. Sempre nell’intervista a Cnbc, il mago della finanza a stelle e strisce ha aggiunto che in questo momento l’azionario non è sottovalutato. In merito all’uso di una liquidità a disposizione superiore ai 100 miliardi di dollari, Buffett ha rassicurato: «Qualche cosa succederà. Preferirei avere 30 miliardi di dollari» in cash. Spiegando che 15 miliardi sono stati usati per investire in azioni nel primo trimestre, Buffett ha aggiunto che continuerà a studiare modi per utilizzare la liquidità a disposizione. Magari comprando titoli per 50 miliardi o un’azienda con quel valore.

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