Enel alza i target di redditività e porta l'obiettivo di Ebitda a 17,4 miliardi nel 2019 e 18, 5 miliardi nel 2020 (contro 16 attesi a fine 2018). L'utile dovrebbe attestarsi nello stesso periodo a 5 miliardi, per toccare 5,6 miliardi nel 2021. Il nuovo piano industriale 2019-2021 presentato oggi a Milano prevede 27,5 miliardi di investimenti nel periodo, con un aumento del 12% rispetto al piano precedente. Per la gran parte, saranno destinati alle energia rinnovabili (10,6 miliardi), e alle reti e con un particolare focus in paesi nei quali ha una presenza integrata, come Italia, Spagna, Cile e Brasile.
Circa 11 miliardi di investimenti sono previsti nelle reti, di cui 2/3 nelle economie mature, e tra gli obiettivi c'è il completamento dell'integrazione di infrastrutture come quelle rilevate attraverso Eletropaulo in Brasile. Il gruppo conferma l'obiettivo di decarbonizzazione e di modifica del mix produttivo: la generazione da rinnovabili dovrebbe raggiungere 11,6 gigawatt entro il 2021, con un calo della generazione termoelettrica (leggi chiusura di centrali tradizionali) per 7 gigawatt. Nel 2021 il 62% dell'energia prodotta dal gruppo sarà a zero emissioni, contro il 48% attuale.
Migliora la politica dei dividendi: il payout resta al 70% fino a 2021, ma è prevista la reintroduzione di un dividendo minimo nel periodo che sarà il maggiore tra il payout del 70% e 0,32 centesimi (contro 0,28 del 2018), con una crescita attesa della cedola del 12% nel periodo di piano. Il debito è previsto attestarsi attorno a 41 miliardi nel periodo.
L’ad Starace: crescita solida, obiettivi più ambiziosi
«Una solida crescita industriale e i programmi di efficientamento realizzati sino ad oggi, ci hanno consentito di incrementare
progressivamente l'Ebitda ordinario fino a 16,2 miliardi di euro a fine 2018, un livello che fin dal 2015 ci eravamo prefissati
di raggiungere e che abbiamo costantemente confermato. Inoltre, negli ultimi tre anni, circa 8 miliardi di euro sono stati
riutilizzati grazie alla gestione attiva del portafoglio, liberando fondi per semplificare ulteriormente la struttura di Gruppo
e per realizzare acquisizioni, fra cui quella più recente di Eletropaulo, che ha accresciuto la nostra base clienti di altri
7 milioni, rafforzando la leadership globale di Enel nelle reti di distribuzione – ha detto l'ad Francesco Starace -. Oggi
Enel è un'azienda caratterizzata da maggiore sostenibilità, efficienza, redditività e minor livello di rischio.La solidità
del piano 2019-2021 ci consente di migliorare i nostri target di Ebitda ordinario per il 2019 e 2020 e di introdurre nuovi
e più ambiziosi obiettivi per il 2021. La validità di questa strategia si tradurrà, per la prima volta, in un dividendo per
azione minimo lungo tutta la durata di piano. Siamo fiduciosi e motivati nel proseguire il nostro percorso di crescita nel
futuro».
Strategica la realizzazione di reti in fibra
Il piano prevede 1,2 miliardi di efficienze sui costi derivanti in particolare dal processo di digitalizzazione. La nuova
società che sviluppa servizi innovativi EnelX prevede di investire 1,1 miliardi, con una crescita dell'Ebitda di 400 milioni
nell'arco di piano. Il 20 per cento delle risorse, pari a 220 milioni, sarà dedicato alle infrastrutture per la mobilità sostenibile
in Italia, Spagna, Romania e in alcune aree delle americhe. «Enel X è inoltre attiva nel settore della fibra ottica, attraverso
joint venture quali Open Fiber in Italia e Ufinet in Sud America. In linea con la visione strategica di gruppo, la realizzazione
di reti a fibra ottica è uno dei principali fattori per lo sviluppo delle infrastrutture urbane intelligenti e delle piattaforme
digitali».
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