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Una storia lunga 35 anni che si intreccia con quella del Tesoro

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Una storia lunga 35 anni che si intreccia con quella del Tesoro

La storia di Maria Cannata al Mef si intreccia con la storia della gestione del debito pubblico.
1980 – Avrebbe volentieri continuato ad insegnare, come fece per due anni appena laureata, con una tesi di calcolo delle probabilità, relatore Bruno de Finetti (uno dei più grandi matematici del secolo scorso), ma dalla fine degli anni '70 fino a metà degli '80 non ci furono concorsi pubblici nella scuola. Poi una breve parentesi come capo stazione in FS, esperienza che ritiene comunque interessante. Laureata in matematica nel 1977 con il Prof. Bruno de Finetti con una tesi sul calcolo delle probabilità, entra al Tesoro come funzionario statistico. Diventa subito analista nell'Osservatorio Economico Finanziario. Si specializza nell'analisi di struttura e dinamica del debito pubblico. Su input del prof. Ruggero Paladini elabora uno studio sull'evoluzione del rapporto debito/PIL che piace molto a Mario Sarcinelli, all'epoca Direttore Generale del Tesoro.
1985 - Maria Cannata chiede ed ottiene l'acquisto del primo personal computer al Tesoro, autorizzato da Sarcinelli. Inizia così, in collaborazione con Enrico Giovannini, allora in ISTAT, ad applicare modelli econometrici alla stima dei flussi del bilancio dello Stato ed elabora un primo modello di previsione della spesa per interessi.
1991 – Mario Draghi, nominato Direttore Generale del Tesoro, ridisegna la struttura della Direzione generale del Tesoro (DGT) che, nell'ambito della riforma del Ministero, ha inglobato la Direzione Generale del debito pubblico, prima completamente distinta. La DGT viene articolata in sei Servizi, di cui uno, il Servizio I, è incaricato di delineare le strategie per tutti i compiti istituzionali della DGT. Fino ad allora, la gestione del debito pubblico era stata molto sparpagliata: il servizio di tesoreria gestiva i BOT, un altro servizio gestiva i CCT e la direzione del debito pubblico si occupava di BTP. Con la riforma, tutto viene centralizzato sotto la responsabilità di Draghi

1992-1993 Francesco Giavazzi viene chiamato a capo del Servizio I della DGT e affida a Maria Cannata la divisione che si occupa della programmazione delle emissioni domestiche e del mercato secondario. Nel frattempo, il Tesoro lancia il primo programma di emissioni di Italy bond in dollari Usa
1993- 1994 - Riforma dell'MTS. Tolto il bollo, finiscono le triangolazioni con Londra.
1994 – Creazione della figura dello specialista in titoli di Stato, sul primario e sul secondario. Comincia la pubblicazione del calendario delle aste e dei programmi trimestrali di emissione. Seconda fase del processo di Unione monetaria, delineata nel Trattato di Maastricht: da quel momento la Banca d'Italia non può più sottoscrivere i titoli di Stato in asta.
1996 – 1999. Si intraprende il percorso di convergenza e preparazione per l'entrata nell'Unione monetaria e l'adozione dell'euro nei mercati finanziari. Maria Cannata cura i profili di classificazione statistica sul primo aspetto e svolge un ruolo cruciale per il secondo, con la dematerializzazione e ridenominazione in euro dei titoli di Stato già in circolazione. Nel 1999 nasce il sito web del debito pubblico (primo sito del MEF)
Dicembre 2000 – Maria Cannata viene nominata Dirigente generale - Capo della Direzione del debito pubblico
2002 – Maria Cannata introduce un'innovazione: il ricorso al collocamento con un sindacato di banche (alternativo all'asta ed usato fino ad allora per i titoli di stato in valuta estera) per le emissioni domestiche in euro, su segmenti di mercato particolarmente delicati o innovativi, come le scadenze molto lunghe o i titoli indicizzati all'inflazione. L'operazione apripista è il BTP a 15 anni. Inizia anche l'operatività di concambio, che parte con una modalità d'asta in Banca d'Italia che consente lo scambio di un solo titolo in acquisto contro uno in vendita, ma nel tempo evolverà con una pluralità di metodi e maggior spettro di possibilità.
Dal 2003 – Viene inaugurato, con una scadenza quinquennale, il comparto dei BTP€i, titoli indicizzati all'inflazione europea, ed anche il BTP nominale a 30 anni è offerto con collocamento sindacato. Negli anni successivi, la curva BTP€i sarà completata con le scadenze a 10 e 30 anni (2004) e 15 anni (2011) e con altri BTP nominali lunghi, a 20 e 50 anni (2016).
2008 – Dopo il fallimento di Lehman Brothers, viene modificato il meccanismo d'asta per i titoli a medio–lungo termine, per consentire maggiore flessibilità ed efficacia ai collocamenti

2010 – Nasce il CCTeu: il parametro di indicizzazione diventa l'euribor 6 mesi, ed una serie di concambi tra vecchi e nuovi CCT evita ripercussioni negative sul secondario dei vecchi titoli. La vita media dei titoli di Stato tocca il picco a quota 7,2 anni
2011 – Nonostante la tempesta sui mercati della seconda metà dell'anno, il Tesoro riesce ad assicurare continuità di emissione in tutti i comparti fino alla scadenza decennale e tutte le aste vengono coperte.
2012 – Viene lanciato il BTP Italia, sottoscrivibile anche online, indicizzato all'inflazione italiana e concepito per attrarre il risparmio retail. In circolazione ora per 72,4 miliardi.
2013 – Debutta il BTP a 7 anni, una scadenza “strana” per l'Europa ma utilizzata dal Tesoro Usa per i Treasuries. È lanciato con sindacato di collocamento per sondare la profondità della domanda, divenendo poi regolare presenza nelle aste di metà mese
2015 - Parte la pubblicazione del Rapporto annuale sul debito pubblico, che riepiloga obiettivi, strategie e risultati dell'attività di gestione dell'anno precedente (ultima edizione quella relativa al 2017).

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