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Luckin Coffee a Wall Street, debutta la rivale cinese di Starbucks

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Luckin Coffee a Wall Street, debutta la rivale cinese di Starbucks

La ceo di Luckin Coffee Jenny Qian Zhiya  durante il debutto al Nasdaq (Reuters)
La ceo di Luckin Coffee Jenny Qian Zhiya durante il debutto al Nasdaq (Reuters)

Le azioni di Luckin Coffee, rivale cinese di Starbucks, sono salite fino al 52,7% nel loro debutto a Wall Street. La società ha raccolto circa 561 milioni di dollari dopo aver valutato la sua offerta al top della fascia di prezzo prevista, equivalente a un valore di mercato di 4,2 miliardi. Si tratta del più grande collocamento di quest'anno da parte di un'azienda cinese negli Stati Uniti. L’Ipo offre a Luckin più benzina per il suo ambizioso piano di sorpasso di Starbucks in Cina, entro l’anno, per numero di punti vendita.

«Per noi, il marchio è molto, molto importante: se sei un'azienda quotata, in particolare negli Stati Uniti, questo alzerà il valore del tuo marchio anche oltre quello che è oggi. Quindi il collocamento ci aiuta con il branding», ha commentato il chief financial officer Reinout Schakel in un'intervista al Nasdaq. Il titolo ha aperto a 25 dollari, ben al di sopra del suo prezzo di Ipo di 17 dollari. In serata, a meno di mezz’ora dalla chiusura degli scanbi, il guadagno oscillava attorno al 15%.

Luckin ha 2.370 negozi in Cina e prevede di aprirne altri 2.500 quest'anno per superare Starbucks, che ha dominato a lungo la scena del caffè in Cina e ha oltre 3.600 negozi nel paese. L'espansione di Luckin è prodigiosa se rapportata a quella di Starbucks, che ha aperto il suo primo negozio in Cina nel 1999 e ha impiegato due decenni per raggiungere il numero attuale di negozi.

I clienti della start-up del caffè possono ordinare tramite un'app, guardare un live streaming del loro caffè in preparazione e vederselo consegnato in media in 18 minuti. L'azienda ha inoltre ampliato l’offerta andando oltre il caffè e consentendo ai clienti di acquistare cibo e altre bevande, dal pollo al tè. «La gente pensa che siamo solo caffè, ma in realtà siamo più che caffè. In realtà vogliamo usare il caffè come connessione e cross-vendere diversi tipi di prodotti», ha aggiunto Schakel.

Tuttavia, l'espansione di Luckin ha un prezzo: la società brucia forsennatamente cassa con le consegne a basso costo e i forti sconti. Da giugno 2017, Luckin ha accusato una perdita netta per gli azionisti di 475,4 milioni, più altri 125 milioni nel 2018. Nei primi tre mesi di quest'anno il rosso è stato di 85,3 milioni. E Luckin ha già avvisato che potrebbe incorrere in altre perdite in futuro e ha dichiarato di essere maggiormente focalizzata sull'espansione che sul profitto.

La catena del caffè è stata co-fondata dal ceo Jenny Qian Zhiya e sostenuta dal fondo sovrano di Singapore Gic. Altri investitori nella società comprendono il colosso statunitense BlackRock e le società di investimento cinesi Centurium Capital e Joy Capital. Crédit Suisse, Morgan Stanley, CICC e Haitong International sono stati i principali sottoscrittori dell'Ipo.

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